11.11.2022 - - - cultura alpinismo
“WeClub”: i valori della montagna ai giovani
di Redazione CAI È stato proiettato ieri sera a Milano il documentario “WeClub. La Traccia. Alpinismo: ama, rispetta, comunica”, realizzato grazie alla collaborazione con il Club alpino italiano e il contributo del Ministero della Cultura. Per l’occasione erano presenti i protagonisti, Hervé Barmasse, alpinista e divulgatore, e il content creator Tudor Laurini (nome d'arte Klaus) con il presidente del Cai Antonio Montani
La forza e i valori di un grande Club, il Cai, raccontati in un viaggio di formazione, scoperta e amicizia. Dalle cime delle Alpi, alle grotte e scogliere sarde, passando per la vetta dell’Etna in eruzione, l’alpinista e divulgatore Hervé Barmasse e il giovane content creator Tudor Laurini (nome d'arte Klaus) si avventurano alla scoperta del territorio Italiano per lasciare una traccia, divulgare la bellezza della montagna, difendere e promuovere la cultura di chi ama e rispetta il nostro pianeta.
Dopo la tappa di Roma, il documentario WeClub. La Traccia. Alpinismo: ama, rispetta, comunica, realizzato grazie alla collaborazione con il Club alpino italiano e il contributo del Ministero della Cultura, è stato proiettato ieri sera a Milano, presso il Cinema Anteo CitylLife, alla presenza di Hervé Barmasse, Tudor Laurini con il Presidente generale del Cai Antonio Montani.
Sala gremita di giovani alla proiezione milanese del documentario © Cai
Il viaggio è cominciato dal Monte Bianco, per poi proseguire nel Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai, sulle Torri del Vajolet, sulle cascate di ghiaccio di Valsavarenche, nel sottosuolo delle grotte di Su Palu e sulla costiera a picco sul mare di Pranu Sartu, in Sardegna. Senza dimenticare il tentativo di ascensione del Monviso, una giornata sui Sibillini, in provincia di Macerata, e sulla vetta dell’Etna in eruzione: un vero spettacolo della natura e di assoluto stupore.
«"WeClub" è un primo passo per parlare ai giovani dell’ambiente naturale “montagna” e delle modalità per frequentarlo con passione, attenzione e rispetto. Si tratta di una delle priorità future del Club alpino italiano. Grazie alle capacità comunicative di Tudor ed alle doti di divulgatore del grande alpinista Hervè Barmasse, il documentario risveglia nello spettatore la voglia di vivere il territorio tenendo sempre a mente le buone pratiche per la sua frequentazione in sicurezza» ha affermato il Presidente generale del Cai Antonio Montani.
«L’idea di questo progetto nasce, in collaborazione con il Cai, per portare un messaggio della montagna non solo come luogo di fatica, adatto solo a “supereroi”, ma come un ambiente naturale accessibile a tutti. Invitando anche a riflettere sui cambiamenti climatici in corso e sulla necessità di rispettare e difendere l’ambiente che ci circonda», ha affermato Hervé Barmasse.
Un fotogramma del documentario © Cai
Dall’incontro fra l’alpinista e Klaus (nome di Tudor in rete) è nato un progetto che parla con il linguaggio dei giovani delle terre alte. L’unione delle due visioni è inedita. Barmasse narra infatti la montagna conoscendone ogni aspetto: una bellezza che dev’essere affrontata con rispetto, attenzione e impegno, ma anche con la capacità di stupirsi ogni giorno. Laurini, condividendo l’entusiasmo di Barmasse, contribuisce al progetto con uno sguardo nuovo e giovane.
Hervé e Tudor dopo la proiezione hanno risposto alle domande dei tanti giovani presenti in sala. I quesiti e le curiosità hanno spaziato dal fenomeno dell’overtourism, al proliferare di infrastrutture invasive nelle terre alte, passando per l’importanza di una frequentazione consapevole ed informata dell’ambiente montano.
La locandina del film © Cai