La locandina del convegnoLe Commissioni tutela ambiente montano Cai della Lombardia e dell'area LPV (Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta), in collaborazione con i Gruppi regionali Cai di Lombardia e Piemonte, hanno organizzato per sabato 20 aprile a Pavia un convegno su transizione ecologica, energie rinnovabili ed eolico. La sede sarà l’aula magna del Collegio Cairoli a Pavia a partire dalle 9.30 del mattino.
L’incontro, valido come aggiornamento per Operatori Tam, è aperto a tutti i soci e anche ai non soci interessati a queste attuali tematiche ed ha come obiettivo la presentazione del documento di posizione ambientale del Cai in merito a transizione ecologica e fonti rinnovabili e, allo stesso tempo, focalizzare l’attenzione sui problemi che diverse proposte di grandi impianti, che sfruttano energie sostenibili, stanno creando a molti territori.
Il Cai è d’accordo sulla riduzione delle fonti energetiche fossili e sul maggiore utilizzo delle risorse rinnovabili, ma la transizione energetica deve essere ecologica, cioè realmente sostenibile e tenere conto dei fattori ambientali, sociali ed economici, senza trascurarne nessuno. La moderna tecnologia può offrire soluzioni meno impattanti rispetto ai grandi “parchi” eolici e fotovoltaici che consumano suolo, limitando biodiversità e servizi ecosistemici. Purtroppo recentemente si sono moltiplicati i progetti di veri e propri impianti industriali di centrali fotovoltaiche ed eoliche, proposti soprattutto in aree interne da parte di studi tecnici o società completamente avulse dal territorio, che presentano i progetti al ministero o agli enti competenti senza però tenere conto delle esigenze delle comunità locali e dell’impatto ambientale irrimediabile che tali infrastrutture comporterebbero sugli ecosistemi e sui servizi ad essi correlati.
Il convegno si aprirà in mattinata con l’intervento di Fabio Valentini (Mountain Wilderness) che affronterà la tematica dei territori montani, considerati da qualcuno come terra di nessuno da cui ottenere il massimo rendimento, mentre è necessario attivare su di essi strumenti di tutela, in quanto costituiscono un bene comune da proteggere.
Proseguirà la dottoressa Maura Benegiamo, ricercatrice dell’Università di Pisa, che chiarirà come lo sfruttamento del territorio per ricavarne tutto quello che può dare sia una forma di “estrattivismo”, quasi di colonialismo, che non considera i diritti e il benessere sociale di chi in quel territorio vive.
Giancarlo Brambilla e Laura Saracchi (Operatori Tam del Cai Lombardia) illustreranno il documento di posizionamento del Cai dal titolo “Transizione ecologica, risorse rinnovabili, eolico”, che hanno contribuito a redigere. Tale documento esprime il punto di vista del Cai su transizione ecologica e produzione di energia a partire da situazioni oggettive e dati scientifici documentabili.
Concluderà la mattinata l’intervento di Danilo Repetto, presidente dell’Ente Gestione Aree Protette Appennino Piemontese (APAP), ente che ha presentato osservazioni al progetto di un impianto eolico di carattere industriale che andrebbe ad incidere sul crinale tra le Valli Borbera, Curone e Staffora, in prossimità di una zona a protezione speciale gestita dall’APAP. Tale area, protetta secondo le norme europee, dalla Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”, successivamente sostituita dalla Direttiva 09/147/CE, è la ZPS IT1180025 Dorsale Monte Ebro e Monte Chiappo, individuata come zona a protezione speciale in virtù della sua importanza come luogo di nidificazione e alimentazione per una ricca avifauna legata agli ambienti forestali e d’alta quota appenninici, nonché quale area di sosta e transito per le specie migratrici, tutte specie che sarebbero certamente ostacolate e disperse dalla presenza di enormi generatori eolici.
Nel primo pomeriggio, fino alle 16.30, il convegno proseguirà con un tavolo di discussione tra i relatori che commenteranno il documento del Cai e risponderanno ai quesiti degli intervenuti.
Il programma è disponibile qui.