Serata celebrativa Vena del Gesso patrimonio UNESCO

C.A.I. SEZ. IMOLA
Gessi triassici dell'Emilia-Romagna © Piero Lucci

Il Cai Imola, col patrocinio del Comune di Imola, della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, organizza la serata “Carsismo e grotte nelle evaporiti dell’Appennino settentrionale Patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO”, in programma dalle ore 20,30 di martedì 7 novembre 2023, presso la Sala Grande di Palazzo Sersanti in Piazza Matteotti 8 a Imola (ingresso libero sino ad esaurimento posti).

Oltre alle Autorità locali ed a Paolo Mainetti, Presidente della sezione di Imola del Cai, saranno presenti Maria Teresa Castaldi, Presidente del Comitato Scientifico del Cai Emilia-Romagna, Piero Lucci, Presidente della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, il Prof. Stefano Lugli dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Massimiliano Costa, direttore del Parco Regionale del Delta del Po e capodelegazione a Riyadh (Arabia Saudita) dove lo scorso settembre si è tenuta la 45° sessione del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità UNESCO, occasione nella quale la Vena del Gesso Romagnola, insieme ad altri sei siti dell’Emilia-Romagna, è stata insignita del prestigiosissimo titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO.  

E’ sin dal 2016 che il Cai di Imola, insieme al Gruppo regionale del Club alpino italiano, hanno affiancato la Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna nel promuovere la candidatura dei fenomeni carsici nei gessi dell’Emilia-Romagna a Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Ora l’UNESCO ha riconosciuto l’importanza di questo patrimonio geologico attribuendo il prestigioso riconoscimento, incentrato sull’importanza dei sistemi di grotte che sono tra i più completi al mondo, oltre che molto ben studiati grazie a generazioni di speleologi che li hanno esplorati e analizzati con il fondamentale apporto delle Università, delle Soprintendenze, della Regione Emilia-Romagna e dei Parchi, promuovendo la costante azione di difesa di questi fragili ambienti contro la loro distruzione.

«Nel ribadire la grande soddisfazione per il risultato ottenuto – afferma Paolo Mainetti, presidente del CAI Imola – va ricordato che questo importante riconoscimento comporta una grande responsabilità: la salvaguardia degli ambienti carsici e del loro patrimonio naturale e culturale richiede il massimo impegno ed ora occorre abbandonare la logica che considera l’ambiente naturale solamente come mera proprietà da sfruttare in modo indiscriminato sino ad arrivare alla sua distruzione irreversibile. Sono fiducioso che gli Enti preposti si adopreranno affinché questo riconoscimento non sia solo un risultato momentaneo, ma venga protetto per sempre, difendendolo dalla distruzione delle cave di gesso con precise norme e consegnandolo il più possibile integro a chi verrà dopo di noi».

La locandina della serata