Sentieri accessibili, Bitti e Parco Tepilora protagonisti

C.A.I. SEZ. NUORO
L'incontro di Tepilora © Cai Nuoro

Bitti e le aree del parco Tepilora scelte per l’avvio della progettazione dei sentieri H. Cosi chiamati, in riferimento alle disabilità, nelle linee guida per la sentieristica, approvato di recente dalla Giunta Regionale e già all’attenzione concreta di Forestas e Cai. L’aula della biblioteca comunale del comune ha accolto martedì tecnici e progettisti dell’agenzia regionale Forestas con in testa il responsabile regionale Alessio Saba e tecnici provenienti dal servizio territoriale di Nuoro, Tempio e Sassari, i dirigenti dei parchi di Tepilora e Porto Conte, il direttore del GAL Nuorese Baronia.  

Presenza qualificata del Cai con il responsabile regionale della sentieristica Gesuino Onida, Matteo Marteddu del direttivo di Cai Sardegna, Tonino Ladu presidente della sezione di Nuoro. Coordinando i lavori, Alessio Saba ha richiamato l’importanza storica per l’isola della progettazione e realizzazione di sentieri, in collaborazione con le associazioni rappresentanti le disabilità, fissando criteri e standard tecnici per l’individuazione, la classificazione nel catasto e la segnaletica informativa, per la certificazione del livello e del grado di fruizione autonoma e assistita per le disabilitò motorie, sensoriali, intellettive e psichiche. 

Le linee guida con l’allegato H, prodotte dal tavolo regionale per la rete sentieristica, richiamano il documento del Cai nazionale, che definisce le caratteristiche di accessibilità dei percorsi montani, per la cui elaborazione sono state raccolte le indicazioni dei soggetti impegnati sui temi della integrazione, dell’inclusione e della sostenibilità. Nelle concrete proposte di coprogettazione, in atto in diverse parti della Sardegna, compendi forestali e parchi regionali, nella sala della biblioteca di Bitti si è messa a terra l’idea che nella sentieristica regionale si costruiscono percorsi, che per altro richiedono notevoli risorse finanziarie, che attenuano o abbattono le condizioni naturali ambientali, pendenze, conformazione e profilo del paesaggio, e privilegiano caratteristiche aggiuntive strutturali ( segnaletica, corrimano, batti-bastone, percettive per lo stimolo all’ambiente e cognitive adeguate ai fruitori con diverse tipologie di disabilità. 

«Il Tavolo Tecnico Regionale, sostiene il coordinatore Alessio Saba, ha coinvolto comuni enti parco, tecnici degli ordini professionali, commissione tecnica per la accessibilità e le associazioni maggiormente rappresentative delle disabilità». 

Tecnici e istituzioni dal Comune di Bitti si sono spostati nel compendio forestale di Crastazza per la prova sul campo di quello che potrà rivoluzionare il concetto di fruizione per tutti della rete escursionistica sarda.