Quattro giorni sulla Via Francigena

SOCIETA' ALPINISTI TRIDENTINI
In cammino sulla Francigena © Sat Arco

Da oltre 15 anni è attiva una collaborazione tra il Centro di Salute Mentale di Trento (CSM) e la SAT per la progettazione di attività di montagnaterapia. Nel corso di ogni anno vengono effettuate escursioni con cadenza mensile e, nel corso di ogni estate, un più impegnativo trekking di 4/5 giorni.
Alcuni di questi trekking hanno avuto come filo conduttore l’Auto Mutuo Aiuto nel reciproco sostegno e collaborazione tra persone con diverse problematiche fisiche o mentali.

Anche quest’anno, nelle giornate dal 14 al 19 ottobre, abbiamo progettato e realizzato un trekking di complessivi sei giorni sul percorso della Via Francigena nel tratto da San Miniato a Siena, percorrendo le panoramiche dorsali delle colline toscane. Partecipanti e protagonisti del trekking sono stati alcuni utenti del Centro Salute Mentale di Trento e persone ipovedenti del Gruppo Oltre le Vette della Sat di Arco in un rapporto di reciproca collaborazione e sostegno tra persone con disagio mentale e persone con menomazioni sensoriali.

Alquanto elaborata è stata l’organizzazione complessiva del progetto che prevedeva lo svolgersi del percorso in quattro tappe giornaliere più i due giorni di viaggio necessari per raggiungere il luogo di partenza di San Miniato e il ritorno a Trento da Siena, con pernottamenti nei vari ostelli che si trovano lungo il cammino.
Un furgone del CSM di Trento forniva l’appoggio ed il trasporto dei bagagli permettendo al gruppo di camminare con un più leggero zaino di giornata.
Il gruppo era composto da 19 componenti con 8 accompagnatori e 11 tra utenti del CSM e persone ipovedenti.

Nella prima giornata partiamo di buon mattino da Trento alla volta di Firenze e, dopo una breve visita alla città, raggiungiamo con un altro treno l’abitato di San Miniato dove abbiamo pernottato.
Il giorno 15 ottobre inizia il cammino con una tappa di ben 24 km che ci ha condotto al paese di Gambassi Terme dove abbiamo alloggiato nel bellissimo e confortevole Ostello Sigerico ospitato all’interno di un’antico monastero.
Il 16 ottobre, forse una delle tappe più belle, con un percorso di 14 km abbiamo raggiunto l’abitato di San Gimignano, con le sue famose torri, trovando ospitalità presso il Monastero di San Girolamo gestito da alcune suore di clausura.

Foto di gruppo dei partecipanti © Sat Arco

Nella giornata del 17 ottobre inizia la tappa che ci porterà a Monteriggioni. La tappa prevede un percorso di 31 km, forse eccessivi per il nostro gruppo. Pertanto decidiamo di raggiungere l’abitato di Colle Val d’Elsa distante 15 km proseguendo poi per Monteriggioni in autobus. Per la notte siamo alloggiati nel suggestivo ostello al centro del paese all’interno delle mura di questo piccolo borgo medioevale; per la cena facciamo la spola con i furgoni al Convento di Abbadia a Isola a pochi chilometri da Monteriggioni.
L’ultima giornata del trekking (18 ottobre) inizia con il brutto tempo e una pioggerella leggera ma insistente ci accompagna lungo il previsto tragitto verso Siena. Dopo circa 10 chilometri decidiamo che l’escursione diventa troppo impegnativa e ritorniamo all’Ostello di Monteriggioni, dove ci confortiamo con una bella pasta al sugo e una serata di canti con accompagnamento di chitarra. L’ultimo giorno (19 ottobre) raggiungiamo Siena con i mezzi pubblici e cogliamo l’occasione per la visita ai luoghi simboli di Siena: la piazza e la Cattedrale. Nel pomeriggio ripartiamo per Firenze con un autobus di linea dove, in tarda serata, prendiamo il treno che ci riconduce a Trento, terminando questa bella, intensa, complessa ed emozionante esperienza.

Un ringraziamento a tutti i partecipanti del trekking e alla SAT che ha supportato l’organizzazione.

Colpo Claudio

Di seguito un breve scritto di Pizzini Giorgia non vedente, partecipante al trekking:

Tutti in cammino: la via Francigena tra nuove amicizie e diverse abilità.
È la mattina di sabato 14 ottobre quando, assieme al gruppo Oltre le Vette della SAT di Arco di cui faccio parte ormai da tempo, mi preparo a salire su un treno alla volta di Firenze. A bordo ad attenderci troviamo un altro gruppo, quello del Centro di Salute Mentale di Trento; assieme stiamo per vivere un’esperienza davvero particolare: percorrere alcune tappe della via Francigena, con partenza da San Miniato ed arrivo a Siena.
Inizialmente vi è un po’ di normale timidezza, ma presto, complice il camminare insieme, da due gruppi distinti ne nasce uno unico, compatto, basato sullo scambio di emozioni, esperienze e abilità.
In particolare ragazzi e ragazze del centro di salute mentale si mettono in gioco, provando ad accompagnare noi non vedenti durante il percorso. Un’esperienza che, come mi raccontano alcuni di loro, inizialmente è tutt’altro che semplice; certo è una grande responsabilità fare attenzione ad un’altra persona, segnalare ostacoli e gradini, e magari descrivere anche il paesaggio circostante. Tuttavia, una volta superate le paure iniziali, si crea tra noi una bella intesa. Personalmente mi sento molto a mio agio con i miei nuovi accompagnatori, e camminando fianco a fianco inizio ad aprirmi a mia volta con loro, così come loro fanno con noi.
Alla sera, felici anche se stanchi, si arriva nelle strutture che ci ospiteranno. E qui non mancano momenti di spensieratezza ed emozione: una chitarra ad accompagnare qualche famosa canzone da cantare tutti assieme, o 19 bigliettini-uno per ciascuno di noi- scritti a mano da una suora gentile che, prima di lasciarci ripartire per la tappa successiva, ha voluto lasciarci un piccolo ma significativo ricordo.
Quando il 19 ottobre risaliamo sul treno che ci riporterà in Trentino, tra tutti noi già si fa sentire un pizzico di nostalgia.
È stata un’esperienza così emozionante, che vorremmo già riviverla daccapo. Per questo vorrei ringraziare gli organizzatori di Oltre le Vette, che instancabili lavorano per regalarci esperienze di questo tipo, e il Centro di Salute Mentale di Trento, con cui spero di poter collaborare presto.