Sentiero su vecchia mulattiera del carbone © Cai SardegnaIntesa a Oristano tra l’Agenzia Forestas e il Cai Sardegna sulla estensione della rete escursionistica alle aree centro occidentali dell’Isola.
Nella sede storica Forestas di Campulongu, alle porte della città, ieri prima riunione dei massimi vertici regionali dei due organismi. Per Forestas Maurizio Mallocci della Direzione generale, Alessio Saba responsabile regionale della Sentieristica e coordinatore del tavolo tecnico regionale, i due responsabili del servizio territoriale di Oristano Antonio Vinci e Silvia Lai. Per il Cai, il presidente regionale Matteo Marteddu, il responsabile sentieri e sentiero Italia Gesuino Onida, i dirigenti Cai della sezione di Oristano Alberto Ribotti, Giani Loddo, Marco Solinas, Sandro Porta.
Obiettivo il piano triennale di investimenti sulla rete che partendo dal parco di Gutturu Mannu si dispiega sino ai contrafforti di Bosa e Montresta. Quella che ormai viene chiamata la Dorsale Occidentale Sarda che va a coprire spazi lasciati vuoti e che risponde alle prescrizioni della legge regionale istitutiva della rete Escursionistica Sarda RES.
Notevoli le risorse previste, che fanno riferimento ai fondi comunitari POR e al Piani di Sviluppo Rurale che ha come soggetti attivi i Gruppi di Azione Locale, GAL.
Maurizio Mallocci ha sottolineato l’importanza del rapporto con il Cai già in fase di progettazione dei sentieri e della realizzazione della segnaletica a standard Cai, secondo le prescrizioni della legge regionale numero 16 del 2017.
Mallocci ha richiamato la responsabilità di tutti gli organi pubblici territoriali, soprattutto i comuni a non disperdere le risorse in proposte senza respiro e a stare dentro l’ordinato coordinamento in capo a Forestas e Cai.
Alessio Saba ha tracciato le linee del piano triennale di intervento che trova sintesi nel lavoro unitario col Cai nella piattaforma Sardegna Sentieri. Ha ricordato lo sviluppo della Dorsale Occidentale che coinvolge i territori a partire dal Marganai, Arcuentu, che tocca il Monte Arci e le storie dell’Ossidiana, sino al Grighine e alla piana di Arborea. Particolare attenzione ha detto Saba, alle aree del
Montiferru, in recupero dal devastante incendio, con Santulussurgiu, Cuglieri e Bosa, sino agli altipiani di Montresta per il collegamento con Alghero e la rete del sassarese. Il responsabile regionale ha rimarcato la necessità di collegare i Cammini alla Res e di dare ordine e governare il processo di accatastamento dei sentieri. Anche perché la Sardegna è la prima regione d’Italia che sta
certificando i sentieri per le varie tipologie di disabilità.
Antonio Vinci e Silvia lai, Forestas Oristano, hanno dato corpo ai possibili nuovi 1500 chilometri di sentieri nel triennio. Con i progetti in essere dal mare verso l’interno tra Terralba e Marceddì, progetti in corso nel comune di Allai, rete natura di Montresta. Obiettivo recuperare sentieri esistenti e in tal senso acquisisce importanza storica il recupero della vecchia strada romana tra Usellus,
Villaurbana, Siamanna, Fordongianus sino al lago Omodeo.
Il piano triennale per l’Oristanese con le relative risorse, definito e implementato con il lavoro nel tavolo territoriale di Cai Forestas verrà presentato ai primi di settembre alle
istituzioni locali.
«Ottima base di partenza», dichiara Matteo Marteddu. «Si riempie il vuoto nella parte occidentale dell’Isola. Soprattutto si radica una rete di sentieri ordinata, leggibile e fruibile, ricca di paesaggi e di cultura che pone la Sardegna all’attenzione delle altre regioni e dell’Europa. No alle tentazioni sempre in agguato, di disperdere risorse in mille rivoli. L’accordo tra Cai e Forestas è solido e teniamo la barra dritta».