Operatori Tam in Val Grande

Commissione centrale tutela ambiente montano
In cammino nella faggeta © G. Boriolo

Per i trent’anni del Parco Nazionale della Val Grande, la Commissione TAM LPV, in collaborazione con il GR Piemonte e con l’Ente Gestione del Parco, ha organizzato, per i propri Operatori, un fine settimana di aggiornamento, alla scoperta di questo territorio selvaggio, remoto e spopolato nonostante sia distante solo pochi chilometri da mete turistiche molto frequentate. 

Nella mattinata di sabato 7 ottobre, i partecipanti sono stati accolti nel Centro Visitatori di Cicogna, “piccola capitale” della Val Grande, dalla Dottoressa Cristina Movalli, tecnico ambientale del parco, che ha illustrato la storia e le caratteristiche ambientali di questo che è stato il primo parco di nuova generazione, istituito dopo la legge quadro del 1991 sulle aree protette ed è considerata l’area wilderness più estesa di tutte le Alpi. 

La giornata è proseguita con un’escursione, guidata dal Presidente GR Piemonte Bruno Migliorati e dal Vicepresidente Paolo Crosa Lenz, sull’antica mulattiera che collegava il centro principale agli alpeggi che nel 1944 furono bruciati dai tedeschi nel corso di un rastrellamento di partigiani. Il percorso compiuto si è certamente snodato nello spazio, ma le parole di Crosa Lenz gli hanno conferito anche una dimensione di viaggio nel tempo.  

Un gruppo di partecipanti © G. Boriolo

Nella serata di sabato, presso Casa Immacolata a Verbania, Il Presidente del Parco Luigi Spadone ha ripreso il discorso sulle particolarità del Parco Nazionale Val Grande ed ha illustrato alcune tematiche legate alle aree protette, mentre Raffaele Marini, Presidente CCTAM,  ha commentato il manuale “Il CAI e l’Ambiente” che riunisce i documenti di posizionamento del CAI sui temi ambientali ed ha invitato tutti gli intervenuti a partecipare al 101° Congresso Nazionale CAI sul tema “La Montagna nell’era del cambiamento climatico” che si terrà a Roma il 25 e 26 novembre. Ha ricordato che è possibile seguire online i tavoli di lavoro ed intervenire con contributi personali.

Domenica 8 ottobre, Paolo Crosa Lenz e Gianni Boriolo, Presidente della sezione di Gravellona Toce, hanno accompagnato gli Operatori in un’escursione ad anello dall’Alpe Ompio al monte Faiè, con soste didattiche dedicate agli aspetti naturalistici ed antropologici. Dal rifugio Fantoli il sentiero si è snodato in una magnifica faggeta fino a raggiungere la cima che costituisce un fantastico belvedere sui laghi Maggiore, Mergozzo e Orta verso sud, sul Monte Rosa e numerose cime svizzere oltre i 4000 metri a nord. 

Di qui è impossibile non cogliere il contrasto tra la wilderness della Val Grande e il territorio fortemente antropizzato e brulicante di mezzi ad essa adiacente. Un contrasto che, insieme all’evidente arretramento dei ghiacciai che anche di lì era possibile osservare, ha contribuito a suscitare riflessioni ed interrogativi su quale potrà essere il futuro del nostro ambiente.

Maria Grazia Gavazza

Verso la valle © M.G. Gavazza