Il pubblico dell'evento conclusivo © Cai MilanoOltre 200 partecipanti, 65 premiati e la presentazione di un nuovo libro sulla storia del Cai Milano alla cerimonia conclusiva dei 150 anni della Sezione.
Dopo circa un anno ricco di iniziative per i soci della Sezione e non solo, lo scorso sabato 18 novembre si è tenuta la cerimonia conclusiva dei 150 anni del Cai Milano, grazie anche all’impegno di una cinquantina soci volontari. L’evento si è svolto a Milano, presso l’Auditorium San Paolo, con festa finale nella sede sezionale, in Via Privata Duccio di Boninsegna.
A dare il benvenuto è stato il Presidente, Roberto Monguzzi, il quale ha ricordato che
«150 anni fa un piccolo gruppo di scienziati e naturalisti diede il via, in un’aula del Politecnico, alla storia della nostra Sezione, figlia già allora del desiderio di scoperta e conoscenza, che ci caratterizza ancora oggi. Un secolo e mezzo, una bellissima cavalcata attraverso tre secoli, dove il CAI Milano non è stato solo testimone, ma parte della storia di Milano e dell’Italia. Il grande convitato di pietra di questi anni e dei decenni a venire è il cambiamento climatico, ma per combatterlo continuiamo a investire, soprattutto nei nostri rifugi. Due grandi missioni ci caratterizzano, oggi più che mai: l’idea che alla montagna occorra avvicinarsi con rispetto, conoscenza e formazione, e il valore sociale che la nostra associazione riveste per tutta la cittadinanza. I valori e gli ideali che la montagna trasmette troveranno sempre casa al CAI Milano e, chi viene in questo mondo, viene sempre accolto. Perché la montagna supera le divisioni, il disagio e molti confini sociali. Da quest’anno, infatti, siamo ente del terzo settore, connotandoci come associazione per la promozione sociale».
Ospite d’onore il Vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo, che ha portato anche gli auguri del Sindaco, Giuseppe Sala, e ha detto:
«La comunità di Milano ha un rapporto meraviglioso con le montagne. Sentiamo una nostalgia profonda di quella dimensione di libertà e possibilità di superare i propri limiti nel rispetto di madre natura. Credo che questa nostalgia ci muova a ricalcare i sentieri per tornare a stupirci, indipendentemente dall'età che abbiamo e dall'esperienza che ci ha portato fin sulle montagne. Oggi più che mai credo che i valori che si sperimentano e si vivono in montagna potranno aiutarci anche a recuperare una relazione con i nostri giovani. La meravigliosa occasione di sperimentare la montagna, la fratellanza, l'attenzione a sé e agli altri, la capacità di superare i limiti in nome della bellezza è ciò di cui abbiamo bisogno. Chiedo a voi del Cai Milano di essere in questo nostri compagni e compagne di cordata».
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Al termine dei saluti introduttivi, un video inedito ha ripercorso, in pochi minuti, i 150 anni di storia, attingendo all’archivio fotografico della Sezione, che contiene testimonianze e documenti unici per l’associazione e per la stessa città di Milano.
A seguire sono stati premiati i soci storici che hanno dato lustro alla Sezione, tra ex presidenti, alpinisti, scialpinisti, sci escursionisti, figure memorabili dello sci di fondo, dell’escursionismo e anche della commissione rifugi. Ognuno di loro ha portato una testimonianza del proprio impegno per il Cai e per la montagna, con aneddoti divertenti, ma anche commoventi, sul loro passato in Sezione.
A far volare l’immaginazione della platea dalle vie di Milano alle vette alpine ci ha pensato il Coro del Cai Milano, un complesso vocale a quattro voci miste, che si esibisce anche in concerti pubblici in Italia e all’estero.
Ma, al patrimonio di un secolo e mezzo di vita, la Sezione non poteva non dedicare anche le pagine di un libro, presentato per la prima volta proprio in occasione della cerimonia. Il volume, oltre ai contributi del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, del Presidente Generale del Cai, Antonio Montani, e del Presidente del Cai Milano, contiene anche le voci di personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della narrativa, quali Fabio Fazio, Lorenzo Cremonesi e Paolo Cognetti. Tratta non sono delle vicende, persone e imprese che hanno fatto questi 150 anni di storia, ma anche di problematiche attuali, come la montagna davanti ai cambiamenti climatici.
A chiudere la cerimonia, la premiazione dei soci con 75, 60, 50 e 25 anni di attività nella Sezione e l’annuncio del progetto dedicato alla creazione del gruppo giovanile, come ponte tra passato e futuro. A seguire, festa in sede al ritmo delle canzoni della Missibilli Club Band.
A conferma dell’impegno della Sezione nel contrasto allo spreco alimentare, le rimanenze del catering sono state donate il giorno successivo alla onlus Pane Quotidiano.