Mostra "Artico" in occasione di Pordenonelegge

C.A.I. SEZ. PORDENONE
Il manifesto della mostra

Presso la Sede del Club Alpino Italiano di Pordenone sarà inaugurata giovedì 13 settembre la mostra di Lorenzo Fracchetti ARTICO: LO SPLENDORE DI UN MONDO IN PERICOLO
La mostra, organizzata con la collaborazione dell’Associazione Trentini nel mondo, fa parte delle iniziative di Pordenonelegge e sarà visitabile nelle giornate del Festival dal 13 al 17 settembre.

Lorenzo Fracchetti è un pittore trentino che vive ed opera in Canada, che ha fatto della rappresentazione artistica dell’Artico la propria vita. 

«L’Artico - afferma Fracchetti - è un mondo da favola, una grande espressione di pace e di silenzio, che è la vera voce dell’universo, con una luce che ti fa uscire dalla nostra realtà caotica di tutti i giorni e ti trasporta in un mondo surreale e fantastico».

Nato ad Avio nel 1946, a ventun anni emigra in Canada. Frequenta l’Ontario College of Art e subito si ritrova all’interno della comunità artistica di Toronto.
Lavora per George Lonn, editore di libri d’illustrazione, che manda il giovane artista sull’isola di Baffin a disegnare bozze e fare fotografie Fracchetti si innamora di quell’ambiente: orizzonti illimitati, effetti di luce straordinari, contrasto di colori, iceberg maestosi, animali liberi e felici, silenzio e solitudine, tutto così congeniale alla sua indole riservata e solitaria.
Da allora non ha smesso di dipingere l’Artico e gli “Inuit”, la popolazione nativa, con la consapevolezza che la magia di quei luoghi e la fragilità di quell’ambiente, generalmente ignorate, dovevano essere rappresentate e divulgate il più possibile. Ha cominciato con il disegno a carboncino e con l’incisione ed ha sviluppato la sua creatività con la pittura ad olio su tela per riprodurre il più fedelmente possibile la luce e la brillantezza dell’Artico.
L'arte di Lorenzo Fracchetti è un invito a conoscere e salvaguardare quella parte del pianeta minacciato dal cambiamento climatico, un pericolo del quale Fracchetti si era reso conto già negli anni 80 del secolo scorso.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 28 ottobre, è completata dalle musiche di Ian Tamblyn, artista canadese che ha registrato una serie di album di musica strumentale ispirata ai suoi viaggi nell’Artico canadese.