Tra lecci, sugherete e rocce modellate dal tempo, esperti e dirigenti del Club Alpino si uniranno a oltre 550 soci provenienti dal nuorese, dall’Ogliastra e dalla sezione di Oristano. Presenti Antonio Basolu e Claudia Ortu, del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, il presidente del CAI Nuoro Tonino Ladu e il dirigente regionale Matteo Marteddu, insieme a tanti appassionati che frequentano i sentieri del Montalbo, del Corrasi e del Supramonte.
"Gli interventi del soccorso nei luoghi più impervi del centro Sardegna sono frequenti", sottolinea il CAI, "ma la prevenzione e la conoscenza dei luoghi sono fondamentali per ridurre i rischi". Basolu, capostazione del Soccorso Alpino di Nuoro, ribadisce l’importanza di accrescere la consapevolezza dei propri limiti e delle difficoltà dell’ambiente montano: "La sicurezza assoluta in montagna non esiste, ma una corretta informazione può fare la differenza".
Il presidente del Cai Nuoro, Tonino Ladu, richiama alla prudenza: "Sentieri apparentemente facili possono nascondere insidie legate al terreno, al tempo o alla condizione fisica. L’entusiasmo non deve mai superare la necessaria cautela".
La giornata si aprirà alle 9 a Sedda Ortai con un incontro dedicato alla sicurezza e alla gestione delle escursioni, durante il quale saranno approfonditi temi pratici, come l’uso dell’app Georesq. Seguirà un’escursione tra la fonte Sa Radichina, Sa Conca e Passivale, luoghi di grande fascino storico e naturalistico.
La scuola Gennargentu del CAI Nuoro, guidata da Peppino Cicalò, proporrà nel 2025 un’offerta formativa su equipaggiamento, cartografia, orientamento, gestione dei rischi e primo soccorso. "Escursionismo e speleologia rendono la Sardegna centrale nel panorama nazionale", afferma Matteo Marteddu, evidenziando l’impegno di volontari, il supporto di Forestas e l’importanza di eventi come quello di domenica per diffondere consapevolezza e prevenzione.