Montagne del centro Sardegna e liceo scientifico di Nuoro si incontrano e nasce una nuova passione. L’iniziativa ha origine dal coordinamento dei docenti di scienze e scienze motorie guidati dal Prof. Paolo Marteddu, in stretta collaborazione con il Cai Nuoro e coinvolge oltre cento studenti delle seconde classi dell’istituto superiore cittadino.
Obiettivo storia e cultura della montagna e pratica di frequentazione nel cuore del Supramonte di Orgosolo. Dopo giornate di approfondimento nelle varie classi, mercoledì 20 marzo ha avuto luogo la mattinata di confronto generale sul tema “ Incontri di Montagna” alla presenza della dirigente scolastica Mariantonietta Ferrante, del coordinatore del progetto il prof Palo Marteddu, dei dirigenti Cai Tonino Ladu, Peppino Cicalò, Salvatore Cambedda e Matteo Marteddu.
Di fronte alle classi riunite la dirigente ha sottolineato il significato dell’impegno del liceo, anche attraverso la formale condivisione della iniziativa, per la valorizzazione dell’ambiente e per il cambio di passo che la stessa scuola deve darsi nel momento in cui crisi climatica e paesaggio possono creare corto circuito soprattutto per le nuove generazioni. A Paolo Marteddu il compito iniziale di condividere con studenti e docenti presenti il significato del progetto che ha attraversato la prima fase didattica nelle aule e che si appresta a tradursi in concreto contatto con le asperità dei sentieri del Supramonte, dei tacchi calcarei e dei boschi ricostituiti dal lavoro dell’azienda regionale Forestas.
Il lavoro di approfondimento in classe è preparatorio, anche attraverso filmati conoscitivi, per una serie di iniziative sul campo. La prima a breve con l’escursione delle seconde classi verso la rete di sentieri che si intrecciano attorno a Monte Novo San Giovanni, nelle foreste demaniali del territorio di Orgosolo, porta di ingresso per il Supramonte. I ragazzi, col classico abbigliamento da trekking verranno accompagnati lungo il percorso, con segnaletica orizzontale, bandierine bianco-rosse Cai, che ha inizio dalla caserma di Montes e si snoda sul Sentiero Italia Cai, inoltrandosi verso Sas Baddes, Monte Fumai e gli antichi ovili ristrutturati che sostenevano l’economia pastorale del paese.
Dai Dirigenti Cai, Tonino Ladu, Peppino Cicalò e Matteo Marteddu le informazioni dettagliate sulle caratteristiche della montagna sarda, sulle condizioni tecniche della pratica escursionistica, sull’origine dei sentieri e sulla segnaletica Cai dettata dalla Legge regionale attualmente in vigore. Con i riferimenti ai paesaggi e alla cultura dal Neolitico, all’età nuragica, al passaggio delle legioni romane sino alle architetture pastorali, che quella parte di Barbagia interna ancora esprime. Forte interesse dei ragazzi già pronti con zaino e scarponi.