Da Ferrata Brizio a Ferrata dei Ginepri. Il Cai Teramo, nel corso dell'ultimo Consiglio direttivo, ha ufficializzato il cambio di denominazione dell'itinerario situato sul versante Ovest del Corno Grande del Gran Sasso, che conduce dalla Sella del Brecciaio alla Sella dei due Corni, passando al di sopra del Vallone dei Ginepri.
La decisione, nell'aria già da tempo, si inserisce nel percorso di autocritica, riflessione storica e rielaborazione etica sull'applicazione delle Leggi razziali del periodo fascista che vede impegnato il Cai da più di un anno.
Quando nel 1938 il Partito Nazionale Fascista emanò le “Leggi razziali” per discriminare gli ebrei ed “epurarli” dalla vita sociale, economica, politica, infatti, il Presidente generale del Centro alpinistico italiano (così il Cai fu rinominato dal Regime) Angelo Maranesi emanò una circolare alle Sezioni che ordinava di identificare ed espellere i soci ebrei.
In quel periodo era Presidente della Sezione di Roma Guido Brizio, che applicò la circolare epurando tutti gli iscritti "non ariani", tra i quali Enrico Iannetta e sua moglie Agnese Ajò.
Lo scorso gennaio a Roma, in occasione dell’incontro del Cai nazionale e della Sezione capitolina con la Comunità Ebraica, Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha chiesto al Club alpino italiano di cambiare nome alle strutture intitolate “a chi ha obbedito agli ordini del regime, e non ha saputo dire no”.
«Nei primi anni '50 la Sezione di Roma, con l'intento di agevolare l'avvicinamento degli alpinisti che, dal versante aquilano a quello teramano del Gran Sasso, volevano arrampicare sul Corno Grande, realizzò questa ferrata intitolandola appunto a Guidio Brizio», spiega il presidente del Cai Teramo Luigi Pomponi. «In pochi sanno che essa venne ceduta alla nostra Sezione a metà degli anni '90».
Grazie a un finanziamento della Regione Abruzzo e su indicazione del Cai Abruzzo, l'Ente Parco Gran Sasso-Laga ha recentemente effettuato lavori di manutenzione e messa in sicurezza delle vie ferrate presenti sul Gran Sasso. Da poco più di un anno, le ferrate sono state sottoposte a collaudo, che ha decretato per tutte la percorribilità.
La nuova denominazione, "Ferrata dei Ginepri", sarà celebrata con una semplice cerimonia in cui verranno posizionate le targhe segnaletiche ai due imbocchi della via ferrata.
La ex Ferrata Brizio, ora Ferrata dei Ginepri © Cai Teramo