Il racconto del 24esimo Convegno BiblioCai

Biblioteca nazionale
I partecipanti al convegno © Cai

Si è aperto con il saluto del Presidente generale Antonio Montani questo 24° Convegno BiblioCai, che ha visto la partecipazione di trentacinque biblioteche rappresentate da cinquantaquattro Soci. È stato un convegno speciale per partecipazione di sezioni e per la presenza di tre consiglieri centrali che sono entrati nel vivo dei nostri lavori. Il Presidente generale ha ringraziato Maria Giovanna Canzanella presidente delegata della Biblioteca nazionale e coordinatrice di BiblioCai per il salto di qualità nelle attività di valorizzazione del patri- monio culturale, insieme alle bibliotecarie Alessandra Ravelli e Consolata Tizzani; e ha ringraziato tutti i nu- merosi volontari per la cura e la dedizione con cui si occupano delle biblioteche sezionali. A lui, dice, tocca il lavoro con ministri e istituzioni. 

Abbiamo quindi avuto il saluto di benvenuto di Carlo Ancona, in rappresentanza della Presidenza Sat, seguito dagli interventi di Angelo Schena, referente cultura in Cdc e di Antonio Massena, presidente della Commissione Cai Cultura, istituita per favorire omogeneità culturale, interazione e cooperazione nelle attività, come quelle della Bibiloteca nazionale e del Centro nazionale coralità che già hanno in corso un grande lavoro condiviso. Il Progetto Cai cultura 2025/26 sarà a breve presentato al Cdc e al Cc. Le Biblioteche costituiscono un patrimo- nio ricchissimo di memoria storica e di conoscenza tecnica, utile per tutti i Soci: è dunque evidente il valore della corretta catalogazione e dell’aggiornamento. 

Gian Carlo Nardi, consigliere centrale referente per le attività culturali ringrazia Canzanella per il suo impegno di rappresentanza e di promozione delle biblioteche e ricorda il suo lavoro per il 101° Congresso del Cai tenutosi a Roma nel 2023. Sottolinea l’importanza della comunicazione e invita a promuovere maggiormente BiblioCai per arrivare a coinvolgere tutte le Sezioni che hanno una biblioteca. Saluta Marusca Piatta, consi- gliere centrale presente al convegno e auspica che in futuro tutti i consiglieri abbiano l’opportunità di conoscere la rete BiblioCai. 

Gianluigi Montresor, presidente del Centro Nazionale Coralità, è invitato a intervenire per un aggiornamento sul progetto Teca digitale Musica in collaborazione con la Biblioteca nazionale, avviato con il compianto presidente Gabriele Bianchi. I risultati di ormai cinque anni di catalogazione e digitalizzazione di documenti, sia a stampa che sonori, sono notevoli: 1037 nomi di cori e persone, 2758 catalogazioni di raccolte e digitalizzazioni di 6278 spartiti, 1376 brani sonori registrati, 327 registrazioni video rappresentano un patrimonio eccezionale. Montresor invita i bibliotecari a consultare il portale accessibile a due livelli diversi, per la tutela del diritto d’autore: https://tecadigitale.cai.it/musica/ e la presentazione a questo link.
Sarà consegnata una password alle biblioteche sezionali che ne faranno richiesta, per uso interno.


Canzanella ringrazia e sottolinea l’importanza di conservare il patrimonio musicale collettivo, canto della vita delle persone e delle terre montane dove vivono e hanno vissuto, lavorato, sofferto, amato, combattuto, gioito, e procede con una veloce presentazione generale delle biblioteche del circuito BiblioCAI, tutte sezionali con l’eccezione della Biblioteca aperta di Ostana, esempio di biblioteca di montagna con attività sul territorio, da cui prendere spunto per le varie proposte culturali e la vivace comunicazione. Invita a presentarsi i rappresentanti delle nuove biblioteche presenti per la prima volta in BiblioCAI: Catania, Merano, Gubbio, Desenzano del Garda, Longarone, Treviso; oltre ai partecipanti di lunga data, delle sezioni di Albenga, Bergamo, Bassano del Grappa, Carpi, Città di Castello, Conegliano Veneto, Cuorgnè, Firenze, Gazzada Schianno, Genova Ligure, L’Aquila, Marostica, Mestre, Milano, Milano SEM, Mirano, Modena, Napoli, Pisa, Pordenone, Sacile, Schio, Sesto Fiorentino, Torino BN CAI, Trento SAT, Varallo, Verona e Vicenza.
Alessandra Ravelli presenta quindi la nuova interfaccia del catalogo CAISiDoc per agevolare le ricerche e ren- derle più efficaci anche senza utilizzare i campi e gli operatori della ricerca avanzata. 

Il saluto del Presidente generale Antonio Montani © Cai

I filtri per tipologia di materiale in un catalogo che ha ormai 140.000 registrazioni di libri, riviste, film, foto, grafica varia ed oggetti, aiutano ad accedere alle risorse documentarie in modo più immediato. Si invitano i bibliotecari a dedicare un po’ di tempo alla formazione degli utenti spiegando le strategie di ricerca nel ca- talogo. Le schede dei libri più recenti sono più accattivanti perché hanno le immagini di copertina: con l’aiuto fondamentale dei bibliotecari sezionali si inseriscono gradualmente anche quelle delle opere più datate. Ravelli ricorda che alla ditta Comperio sono stati richiesti dei tutorial per facilitare la formazione. Per le nuove biblioteche che aderiscono al CAISiDoc la BN organizza una formazione di base personalizzata tramite riunioni online o incontri per le sezioni vicine, poi si procede con chiarimenti su problemi specifici tramite e-mail o per telefono. Poiché il frequente avvicendamento dei bibliotecari volontari richiede molta attenzione e tempo da dedicare, invitiamo i referenti a fare un passaggio di consegne che aiuti i nuovi soci nelle fasi iniziali. Ravelli evidenzia che, a parte pochi bibliotecari con competenze professionali che hanno il livello che consente di inserire nuove notizie, per la maggior parte dei casi si provvede da Torino basandosi sulle schede compilate dai volontari. Gli inserimenti, tuttavia, sono complessi soprattutto per il reticolo di legami; le nuove bi- blioteche che si appoggiano a Torino, sono invitate quindi a compilare con precisione il modulo per la richie- sta di inserimento dei titoli in catalogo, e ad avere pazienza per la visualizzazione della scheda finale in catalogo, o per le risposte ad eventuali quesiti specifici. 

Canzanella aggiorna quindi su importanti novità. Il contratto per il gestionale Clavis fino all'anno scorso era gestito dal MuseoMontagna, che metteva il software a disposizione delle sezioni. Questo contratto è ora preso in carico dal Cai Centrale, che continuerà a garantire la gratuità per le sezioni e una maggiore assistenza tecnica, a tutela del patrimonio culturale del Sodalizio. 
Annuncia inoltre che sono stati fatti i primi passi fondamentali, su sollecitazione della Sede centrale, per la costituzione di un Polo SBN del CAI. La fase interlocutoria ha dato ottimi risultati ed è di grande incoraggiamento il parere favorevole dell'ICCU-Istituto Centrale per il Catalogo Unico, espresso in una riunione online in cui Canzanella e Ravelli hanno dialogato con la nuova dirigente Maria Cristina Mataloni e con Alice Semboloni, responsabile dell’Anagrafe delle biblioteche. Entrambe sono favorevoli alla costituzione di un polo specia- listico innovativo, costruito su base tematica. Da anni ci si poneva l’obiettivo di partecipare a SBN ma l’ICCU in passato aveva una struttura più rigida e basata esclusivamente su poli territoriali. Maturati i tempi e ren- dendosi possibile la creazione di poli tematici, l’ICCU si è mostrato anzi interessato e colpito da una realtà catalografica così specifica, ricca ed avanzata come il CAISiDoc, che merita sicuramente la massima attenzione. 

Il dialogo con SBN - Servizio Bibliotecario nazionale darà dunque massima visibilità alle biblioteche e in gene- rale ai beni culturali del Cai. Questa fase interlocutoria è premessa alla convenzione che chiederemo al Presidente generale Cai di stipulare con il Ministero dei Beni culturali. Requisito per partecipare a un polo SBN sono l’iscrizione all’Anagrafe delle biblioteche italiane, l’apertura al pubblico, anche solo su appuntamento, e la disponibilità al prestito interbibliotecario. Quando il polo sarà operativo, se ne affiderà il controllo a un pool di soci bibliotecari professionisti. Si tratterà di un salto di qualità del lavoro sia per la natura e l’entità delle operazioni da svolgere, che per l’opera di volontariato culturale. 
Non ci saranno costi fissi, a parte l’investimento necessario per avviare una sistematica bonifica del catalogo, che verrà documentata dettagliatamente. Si procederà gradualmente, ma sarà necessario un maggior rigore da parte di tutti, compresi i volontari meno esperti; si produrranno delle linee guida adatte ai diversi livelli di abilitazione all’uso del gestionale. 
In ogni caso resterà operativo e si continuerà ad implementare, nell’attuale forma, il CAISiDoc a cui aderisco- no già 130 biblioteche CAI; l’assistenza ai volontari continuerà nel frattempo a essere a carico delle due bi- bliotecarie di Torino. 

Si tratta quindi brevemente degli Archivi, partendo dalla lettera inviata dal Presidente generale ai presidenti sezionali, con l’invito ad effettuare un censimento degli archivi sezionali, utilizzando il modulo preparato dall’archivista della Sezione di Lecco. Le biblioteche sezionali sono spesso, infatti, custodi degli archivi, ma è noto che il trattamento del materiale archivistico è diverso da quello dei libri e richiede software e professionalità diverse. Il tema è stato affrontato anche in passato, con lo scopo di informare a grandi linee; adesso, le biblioteche sono sicuramente invitate a compilare il modulo proposto dal Presidente generale e a riferire di quanto conservano. Si prevede di chiedere alla Sezione di Lecco una piccola formazione online e avremmo piacere che a questa operazione partecipi anche l’archivista della Sezione de L’Aquila. 

Cristiana Casini, della Sezione di Firenze, auspica che dopo il bando 2023 per i riordini finalizzati alle ricerche sull’applicazione delle leggi razziali sia pubblicato un nuovo bando per la conservazione degli archivi. Alcune esperienze significative sono già state svolte da varie sezioni: Massenzio Salinas, della Sezione di Bergamo, sintetizza le esperienze delle biblioteche sezionali lombarde, che conservano fondi archivistici il cui trattamento è stato finanziato dalla Regione Lombardia e dal GR; Ravelli riferisce sui censimenti e inventari curati in Piemonte dalla Soprintendenza archivistica e sulla pubblicazione sul portale SOIUSA. Riflettiamo comun- que che il software Clavis non nasce per fondi archivistici e fotografici, che richiedono un trattamento diver- so da quelli bibliografici; allo stato attuale, il vero lavoro da svolgere in BiblioCAI è catalogare libri, periodici, carte. 

Prima di terminare la mattinata, i bibliotecari si confrontano su aspetti diversi: sulle donazioni di libri da parte dei soci, è bene accettare solo con riserva di poter selezionare ciò che realmente si conserva, preferibilmente sulla base di una lista preparata dal donatore. Questo eviterà che le biblioteche si trasformino in con- tenitori di materiali poco mirati o addirittura doppioni. Su questo aspetto Anna Cederna di Milano ricorda il loro mercatino dei libri doppi con scopi solidali, mentre Genova colloca i doppi nella Biblioteca del Rifugio Monte Aiona. Graziella Cusa, della Sezione di Varallo, chiede consiglio per i libri registrati in ingresso, ma non più trovati a scaffale. L’assenza di libri è in realtà un fenomeno occasionale ma non inconsueto nelle bibliote- che; sarà sufficiente segnalare in un registro l'assenza, con data e firma. Cristiana Casini ricorda il vecchio problema dell’esportazione da Clavis al Sistema bibliotecario fiorentino, importante per i prestiti alla cittadi- nanza. Negli ultimi dieci anni, con Clavis l'esportazione in formato UNIMARC non ha mai funzionato, e non è detto che il Polo CAI in SBN risolva il problema; peraltro, occorrerà poter circoscrivere la ricerca alla Bibliote- ca di Firenze per favorire il prestito locale. Riguardo invece ad uno specifico aspetto catalografico, si confron- ta con i presenti per il trattamento dei Panorami, pubblicati nel XIX secolo a corredo di articoli sulle riviste alpinistiche. 

A fronte dei sempre presenti problemi economici per le attività delle biblioteche, Gian Carlo Nardi invita a rivolgersi ai Gruppi regionali per piccoli finanziamenti. Al riguardo, Canzanella menziona il finanziamento che la Sezione di Napoli riceve dal GR Campania per la digitalizzazione delle pubblicazioni sezionali e Diego Stivella, della Sezione di Pordenone, ricorda che l’intera operazione BiblioCAI a Pordenone è stata organizzata con l'aiuto del GR Friulano; così come il GR Lombardia è intervenuto per la sistemazione degli archivi delle sezioni lombarde. 
Per concludere, Nardi invita, per l’Assemblea dei Delegati 2025 a Catania, a pensare a un tavolo per promuovere e far conoscere BiblioCai: i bibliotecari non devono parlare solo tra di loro ma sono invitati ad aprirsi e interagire con l’intera base sociale! Vari bibliotecari ricordano iniziative pregresse, come il volantino di pre- sentazione di BiblioCAI inserito nel dossier dei congressisti al 100° Congresso a Firenze del 2015, e azioni in corso, come a Pisa, dove si svolgono presentazioni di libri mensili, si preparano scansioni per le gite sociali e mostre per libri più datati; o a L’Aquila, dove si manda ai soci una newsletter con le ultime acquisizioni in bi- blioteca; mentre a Firenze si organizzano serate tematiche rivolte a soci anche con bambini, e Varallo da molto tempo fa annualmente la Gita dell’escursionista curioso.

Abbiamo infine una breve visita della presidente della Commissione Medica Centrale, Carla D’Angelo, della Sezione di Sulmona, che ringrazia le biblioteche che custodiscono e diffondono un patrimonio trasversale per tante discipline. 
Com’è tradizione, si annuncia il Seminario autunnale, che si svolgerà a Torino in occasione dei 150 anni del Museo Nazionale della Montagna. Saranno invitati i rappresentanti del CC per far conoscere una realtà già ben radicata ma che merita di avere maggiore diffusione. La data, da concordare con la Sezione di Torino e la Sede centrale, sarà probabilmente il 19 ottobre 2024. Abbiamo anche l’anteprima del seminario autunnale 2025, che sarà a Vicenza nell’anniversario dei 150 anni della Sezione. 
Nel pomeriggio Ravelli e Tizzani rimangono a disposizione delle sezioni, per ragguagli tecnici su ricerca e inserimento notizie in Clavis, oltre ad alcune indicazioni di Consolata Tizzani sulla fascicolazione e sui titoli analiti- ci dei periodici, con il consiglio, per le riviste di cui si possiedono raccolte lacunose o poco rilevanti per i con- tenuti, di non creare i singoli fascicoli ma di limitarsi a indicare la consistenza cumulativa. 
L’incontro si conclude alle 16 con una visita guida da Riccardo Decarli alla Biblioteca della SAT, con un caloro- so ringraziamento alla SAT per l’accoglienza e la disponibilità del suo bibliotecario. 

A cura di Maria Giovanna Canzanella, Alessandra Ravelli e Consolata Tizzani, BN Cai Torino