I Gruppi Seniores dell'Umbria si riuniscono a Foligno per il Decalogo ...

UMBRIA

L'incontro ha rappresentato un'importante occasione di confronto per presentare il Decalogo dell’escursionismo Seniorese condividere esperienze delle realtà locali. L'evento ha visto anche la partecipazione di due associazioni di escursionismo prevalentemente turistico, incluse le escursioni urbane.

Tra le autorità presenti, il Presidente della Sezione CAI di Foligno, Marco Tombolesi, l'Assessore allo Sport di Foligno, Marco Casaro, la Presidente del CAI Umbria, Maria Luisa Spantini, Gianpaolo Cavalieri del CAI di Roma e una rappresentante del CAI Seniores di Jesi.

L’ing. Elio Candussi, coordinatore nazionale dei Gruppi Seniores, ha illustrato il Decalogo dell’escursionismo Seniores, sottolineando il suo ruolo cruciale per la sicurezza degli escursionisti, in particolare per chi si avvicina alla montagna senza una consapevolezza adeguata dei rischi.

Un contributo significativo è arrivato da Matteo Moriconi della SASU (Soccorso Alpino e Speleologico Umbria), che ha evidenziato l'aumento esponenziale degli interventi di soccorso a seguito del boom di frequentazione della montagna dopo la pandemia: dai 14 interventi del 2015 si è passati ai 200 del 2024. Tra le criticità segnalate, il numero crescente di incidenti dovuti a negligenza e le chiamate multiple per lo stesso evento.

L’incontro ha affrontato anche i temi della salute in montagna. Il dott. Bagliani, cardiologo, ha illustrato i pericoli legati alle quote, anche moderate, per chi soffre di patologie della terza età, fornendo indicazioni su come affrontarli in sicurezza. Il dott. Benedetti, fisioterapista, ha invece sottolineato i benefici dell’escursionismo per il benessere fisico e mentale, evidenziando il ruolo fondamentale dell’attività fisica nella prevenzione di numerose patologie.

A seguire, i rappresentanti dei Gruppi Seniores di Perugia, Terni e Foligno hanno presentato i loro programmi, che prevedono almeno 40 escursioni all'anno e uno o due trekking, per un totale di circa 1.000 giornate-uomo di attività escursionistica. È emersa la necessità di diversificare il livello di difficoltà delle escursioni, con dislivelli compresi tra i 400 e gli 800 metri, sebbene tale organizzazione presenti non poche complessità gestionali.

In chiusura, l’ing. Daniele Ranocchia, membro del Gruppo di Lavoro centrale Seniores, ha anticipato i temi che saranno trattati nel prossimo Convegno nazionale, delineando le future linee di sviluppo per l’escursionismo dedicato alla terza età.