Tre giorni insieme per rinsaldare l’amicizia tra i ragazzi dell'
Alpinismo giovanile delle Sezioni Cai di
Amatrice, Parma ed Ascoli Piceno. L'iniziativa
“Sentieri di amicizia” del Cai amatriciano è stata incentrata sull'escursionismo, sul camminare insieme sui sentieri dei
Monti Sibillini e
della Laga.
In cammino tra il Vettore e il lago di Campotosto
Nella giornata di sabato 26 giugno, sui
Sibillini, gli accompagnatori del Cai Ascoli Piceno hanno studiato due diversi percorsi: i più grandi hanno raggiunto la cima del
Monte Vettore. I più piccoli hanno invece effettuato un anello con vista sul pian grande di
Castelluccio, attraverso Macchia Cavaliera. I due gruppi si sono poi riuniti per il ritorno a Forca di Presta.
Domenica 27 è stata dedicata alla scoperta del
lago di Campotosto, nelle cui acque si specchiano Monti della Laga e Gran Sasso, e alla conoscenza dell’antica arte della tessitura.
Assunta Perilli ha infatti raccontato la sua storia e ha fatto provare il telaio a tanti giovani incuriositi da questo strumento antico.
I ragazza all'esterno della nuova scuola di Amatrice © Cai Amatrice
I giovani parmensi ospitati nella nuova scuola “Sergio Marchionne”
Ma “Sentieri di amicizia” non è stato solo escursionismo. I giovani parmensi, al loro arrivo venerdì 25 giugno, sono stati accolti dalla Sezione di Amatrice che ha potuto usufruire degli spazi esterni e della palestra del nuovo
istituto scolastico “Sergio Marchionne”. Questo grazie al patrocinio del Comune di Amatrice, alla disponibilità della dirigenza scolastica e al supporto della Caritas.
La giornata è stata dedicata al montaggio delle tende, a esperimenti scientifici, alle presentazioni e allo scambio di doni. Il Comune di Amatrice ha voluto omaggiare gli ospiti con una riproduzione dell’antica moneta conosciuta come
Cavallo di Amatrice.
«In tre giorni quindi i giovani hanno quindi calpestato il suolo di tre regioni del centro Italia (Lazio, Marche ed Abruzzo), hanno giocato e mangiato insieme e, anche se ancora distanziati e con le mascherine, hanno iniziato a riprendere confidenza con la montagna e con le infinite possibilità di gioia e libertà che riserva», commentano dal Cai Amatrice.