Giornata Nazionale Sentiero Italia CAI

SARDEGNA

“Il tempo era splendido, la strada ottima, i cavalli buonissimi. Sella era radiante….per quelle alture sinuose dalle quali si offrivano allo sguardo ..panorami sempre differenti, nuovi, pieni di carattere locale, tanto diverso dai paesaggi del continente….Questa parte centrale della Sardegna è specialmente affetta alla pastorizia. E la pastorizia non è certo l’occupazione umana più appropriata allo sviluppo dell’istruzione e della moralità…….La nostra comitiva tirò innanzi senza banditi, non però senza carabinieri, fino al giogo di Corr’e boi…l’antica casa della Direzione della miniera già in gran parte cadente…I lavori di estrazione erano stati condotti da una società di Marsiglia. Ed io ricordo melanconicamente le due collezioni, realmente inaspettate per la località, che mostrava ai rari ingegneri passanti, il direttore della miniera… Quella delle pipe e quella dei vini francesi.. dal Chambertin allo Champagne, ci parevano un sogno, una fantasmagoria su quella deserta pendice di Correboi”. ( Eugenio Marchese- Quintino Sella in Sardegna). “ Correboi miniera produzione dal 1854-1864: quintali: 24411, Pb 65, Ag 30. Valore in lire: 287.151. Quintino Sella : Relazione alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta 1869).       
 

Giornata Nazionale Sentiero Italia CAI

25 giugno 2023


Cai Sardegna sceglie il tratto di Sentiero Italia per la Giornata nazionale del 25 Giugno. Sceglie Correboi, sulle tracce del fondatore del Club Alpino. Quintino Sella passò sotto i rocciai di Monte Bruttu nel 1869. Commissione d’Inchiesta sulle condizioni “Economiche e Morali” della Sardegna. Il suo aiutante giovane ingegnere Eugenio Marchese tenne un meticoloso diario. Parole come le pietre ferrose, di cisto, di glenda e galena tipiche del luogo. Tratto di SICAI che possiamo confermare: Quintino sella. Lo abbiamo percorso, sabato 1 aprile, con la collaborazione di Pasquale, Peppino, Natalio, Giuseppe, Michele, Antonio, uomini Cai. Identico il paesaggio come sotto lo sguardo di Eugenio Marchese. Cancelletto in legno, modesto ma efficace, con il pano di calpestio ben allestito dagli operatori Forestas e con le bandierine di continuità che danno certezze. Il maestrale impetuoso scuote lecci, querce, sentimenti e pensieri. Da Monte Bruttu , Predas Longas, Nodu e Littipori, il sentiero aggrappa la montagna sempre più spoglia, esposta ai freddi della primavera ancora incerta e lontana. Sotto il valico di Janna ‘e Monte, verso Monte Arbu.Si spalancano i panorami di Barbagia e Ogliastra. Il filo ci lega a Fonni. Il Sentiero Italia, arriva qui dal Supramonte Orgolese, continua la sua strada verso Separadorgiu, Genna Duio e il Gennargentu. Sella insegue Lamarmora, suo maestro. Noi davanti e in lontananza, sotto le lingue di neve, vediamo le punte di Corra Cherbina, Punta e s’Abile e la sentinella d’Ogliastra che compare e scompare, Perda Liana. Mufloni in corsa sfrenata sulle pendici, torrenti alimentate dalla neve, maestose querce piegate dal loro tempo secolare, distesa di rosa e monte che tarda a sbocciare. E i segni del lavoro duro con le pietre dei cuiles di Sos de Didiana e Sos Ghidileddos. Un segmento che il 25 Giugno ci legherà ai 7000 chilometri di Sentiero Italia, da Santa Teresa di Gallura a Trieste.       
Grazie alle Istituzioni che vorranno collaborare.