Giornata della Montagna a Fonni

C.A.I. SEZ. NUORO
In vetta © Cai Nuoro

“Le giornate della montagna” promosse dal Club Alpino Italiano hanno coinciso a Fonni con la manifestazione “Cortes Apertas”. Flusso ininterrotto di persone nel paese, 1000 msm, più alto della Sardegna tra sabato e domenica. CAI Nuoro ha accolto l’indicazione del Cai centrale e dell’agenzia regionale Forestas per dar vita, nella giornata di domenica, ad una escursione sulle montagne che formano il massiccio del Gennargentu. 

Un gruppo di soci Cai Nuoro, guidati da Matteo Marteddu del direttivo regionale, si sono ritrovati in mattinata sulla strada che porta al parco di Donnortei, lungo l’asse per le piste del Bruncuspina e quel tratto di Sentiero Italia dedicato al “Beato Frassati”. Le folate del forte vento di maestrale che battevano le profonde vallate e i costoni della montagna non hanno scoraggiato gli escursionisti. Partiti nella zona attorno alla Funtana e Masiai, si sono avvicinati alla Punta Ninnieri. 

Campagne dalla vegetazione che si fa sempre più rada ma che garantisce la presenza di allevamenti al pascolo brado o in aziende condotte dai pastori fonnesi. Lungo il cammino ai soci Cai si è presentato il complesso sempre più degradante verso ruderi di architetture, quello che un tempo non molto lontano era lo “Sporting Club Monte Spada”. Padiglioni e sale cadenti, spazi avvolti dalle sterpaglie che spingono sguardi e pensieri verso ciò che doveva essere il sogno di un turismo interno di montagna a quattro stelle, consumatosi nel giro di brevi e fuggenti stagioni. 

Oggi luoghi della desolazione in attesa che qualcuno ci metta mano. Nel fondo valle il “Trainu Duruili” che ancora raccoglie le acque d’altura. Il sentiero per i soci Cai prosegue sempre più impervio lungo antiche carrarecce in disuso e che raccontano la loro storia di rete utile per la diffusa attività di legnatico del paese del freddo e di montagna. Quando compare la grande croce bianca della cima del Monte Spada si intuisce che la meta non è lontana. Il dislivello di circa cinquecento metri, sentieri ormai scomparsi, se non le tracce dei bovini, impegna e pone gli escursionisti in forte tensione. Appena attenuata dall’intenso profumo di Armidda che accende le narici. Conquistata la cima della croce, i paesaggi, nel cielo reso limpido dal vento sferzante, si allungano su tutta la Barbagia, Marghime, Gogeano. 

Con le cime attraversate dal Sentiero Italia Cai, da Monte Novo e Fumai, a Monte Bruttu, Janna e monte, Mont’Arbu, e Corra Cherbina tra Fonni e Villagrande. Discesa e visita alle Cortes di Fonni con i soci Cai che, lasciati gli zaini, entrano in contatto con linguaggi dell’intera Sardegna.