CINE CAI 2023, la montagna sotto le stelle

C.A.I. SEZ. IMOLA

Anche quest’anno il Club Alpino Italiano sezione di Imola organizza un ciclo di proiezioni aventi come tema la montagna, declinata nelle sue varie interpretazioni: l’alpinismo e l’arrampicata, l’escursionismo, la natura e l’ecologia. Saranno tre le serate nelle quali si alterneranno documentari di realizzazione italiana, dando voce ad un programma vario ed estremamente affascinante.

Le proiezioni si terranno per tre giovedì consecutivi, il 6, 13 e 20 luglio prossimi, dalle ore 21,15 e con accesso libero, nell’area a ridosso del Caffè della Rocca in Piazzale Giovanni Dalle Bande Nere a Imola.
Questo il programma:

GIOVEDI’6 LUGLIO 2023 – Alpinismo&arrampicata
“Spotless Point” di Stefano Farolfi (Italia/2022/77 minuti) - Le avvincenti discese di 3 tra le cascate più alte del mondo lungo il flusso verticale dell’acqua, vengono raccontate in prima persona, per restituire i successi e i fallimenti dei torrentisti protagonisti di queste estreme esplorazioni. Di fronte ai panorami sublimi, tra mille situazioni impossibili da pianificare, emergono le emozioni e le motivazioni capaci di spingere dieci persone ad appendersi alla roccia, sovraccarichi, con pioggia battente, a più di 800 metri di altezza.

GIOVEDI’ 13 LUGLIO 2023 – Natura, ambiente, ecologia
“La frequentazione dell’orso” di Federico Betta (Italia/2022/60 minuti) - Un viaggio nella storia del rapporto uomo-orso in Trentino. Diversi protagonisti creano un puzzle di visioni che attraversano la
preistoria, la storia, la lotta per la salvezza, il grande progetto di ripopolamento e il presente. Il documentario ci lascia con tante domande, senza dimenticare la realtà: la convivenza tra orsi e esseri umani
crea conflitti non eliminabili e necessita forte impegno da parte di tutti.

GIOVEDI’ 22 LUGLIO 2023 – Escursionismo
“I custodi dei confini” di Luigi Tassi (Italia/2023/48 minuti) - Dalla Cresta Carnica tra Cadore Veneto e Tirolo Orientale austriaco, passando per i valichi che dividono il Bellunese dal Sudtirolo nelle Dolomiti di Sesto, alcune riflessioni portano a rianalizzare il significato del termine “confini”. Non più linee divisorie, ma aree di incontro e scambio tra varie “alterità” etnolinguistiche, etnosacrali ed etnopolitiche determinate dal tragico lascito dell’antiutopia dei nazionalismi. Ciò che per alcuni divide, la lingua, gli usi, la religione, l’appartenenza regionale o statale va in realtà visto come particolarità, ricchezza portata in dote da popolazioni che vivono a contatto. Rifugi e rifugisti “di frontiera” sono i testimoni del cambio di ruolo da “guardiani” a “custodi” di un’area di nuove identità europee.

«Sono certo che anche quest’anno gli imolesi sapranno apprezzare il nostro impegno – ha dichiarato il Presidente della sezione imolese del CAI Paolo Mainetti – finalizzato ad “animare” alcune serate estive ma anche a portare argomenti di discussione e a sviluppare tematiche ambientali, quanto mai attuali di questi tempi. Mi auguro che in molti aderiscano al nostro invito, per goderci la “montagna sotto le stelle”».

La locandina della rassegna