Centrale Enel Pizzone II sui monti delle Mainarde, la posizione del Ca ...

MOLISE
Il lago di Castel San Vincenzo con le Mainarde sullo sfondo © Cai Napoli


Il progetto “Centrale ENEL Pizzone II” è stato oggetto di un articolo di Maria Giovanna Canzanella (Sezione di Napoli) e Roberto D’Alessio (reggente della Sottosezione di Montaquila-Valle del Volturno) pubblicato il 4 gennaio su “Lo Scarpone”. La pubblicazione è stata concordata dai firmatari dopo la loro partecipazione a una staffetta culturale nei pressi di Castel San Vincenzo, comune interessato dall’impatto ambientale della centrale, finalizzata a ribadire il “no” al progetto.


Pochi giorni dopo, una socia della sezione di Napoli ha rilanciato l’articolo in un post su Facebook nel quale si chiede perché il “Cai Centrale” si ostini a non dare il giusto spazio alla questione. Nel rispetto dei manifestanti e senza polemizzare, intervengo in qualità di Presidente del GR Molise – regione interessata dal progetto – per spiegare l’operato del mio GR, comunicato puntualmente agli Organi Centrali.


La cronistoria


• all’inizio di agosto 2023, Enele Green Power comunica il progetto per la realizzazione di un impianto idroelettrico da 300 Megawatt, di produzione e pompaggio tra i laghi della Montagna Spaccata (Abruzzo) e di Castel San Vincenzo (Molise);


• Il progetto coinvolge una parte del Parco Nazionale Lazio, Abruzzo e Molise (PNALM) e prevede: (a) dieci km di gallerie; (b) la deforestazione di 11 ettari di bosco; (c) la produzione di 1 milione di metri cubi di inerti; (d) la creazione di strade, pozzi piezometrici e cantieri; (e) il deposito di inerti in siti umidi e vallette boschive; (f) lo svuotamento alternato dei laghi (da cinque ad otto metri).


• Gli stakeholder locali (Comuni, Enti, Associazioni ambientaliste, cittadini ecc.), ritenendo di non aver avuto il tempo per valutarne l’impatto ambientale, si barricano per bloccarlo. In particolare il PNALM, attraverso il suo Direttore, rileva l’inviolabilità della parte di Parco interessata ai sensi della legge quadro sulle aree protette;


• Nasce il comitato “No Pizzone II”;


• Al comitato “No Pizzone II” partecipa, sin dai primi vagiti, il reggente della Sottosezione di Montaquila – abitante di Castel San Vincenzo - Roberto D’Alessio. La partecipazione non è concordata con la Sezione di appartenenza - quella di Isernia - né con il GR Molise, in particolare per l’utilizzo del nome Cai, come richiede il nostro Ordinamento. Il reggente della Sottosezione di Montaquila -scavalcando la sezione di Isernia e il GR Molise - contatta i vertici
tecnico-ambientali del Sodalizio per coinvolgerli nella questione, i quali - seguendola già grazie agli aggiornamenti del GR Molise - lo invitano a rapportarsi con quest’ultimo e con la sezione di Isernia. A tutt’oggi, D’Alessio ignora l’invito;


• La Regione Molise, annoverando alcuni paesi interessati dall’impatto del progetto, a ridosso di Ferragosto, risponde istintivamente alle centinaia di pagine del dossier presentato da ENEL
pochi giorni prima con lo slogan “Siamo contro il progetto Pizzone II”;


• Enel subisce il solido ostracismo territoriale e ritira immediatamente il progetto per rivederne l’impatto ambientale.


• Enel, dopo un confronto col territorio, rimodula profondamente il progetto: (a) riduce la potenza da 300 a 150 megawatt; (b) riduce l’oscillazione del livello d’invaso da cinque-otto a 2,5 metri; (c) riduce i volumi di scavo da 1 milione a 600 mila metri cubi; (d) sposta lo scavo al di sopra del livello di falda con riduzione, oltreché dei tempi, delle aree di cantiere da otto a tre; (e) rinuncia all’utilizzo di esplosivi per i lavori in galleria surrogandoli con una carotatrice
(Talpa Tbm); (f) riduce il taglio boschivo del 95%.; (g) utilizza il cavidotto interrato già esistente (h) rimane al di fuori del PNALM; (i) ridimensiona i livelli dei laghi interessati in modo da consentire la prosecuzione delle attività nautiche e balneari;


• Il 13 gennaio - nuovo termine fissato per la presentazione - Enel non presenta il progetto rimodulato al fine di soddisfare la richiesta di un supplemento di indagine idrogeologica da parte del Ministero competente;


• l’ulteriore termine per la presentazione è fissato al 31 agosto 2024;


• I comuni molisani interessati dall’impatto ambientale si attestano sulle seguenti posizioni: Pizzone - ritenendo superate al 99,9% le criticità sollevate inizialmente - è favorevole al progetto; Castel San Vincenzo, Cerro a Volturno e Colli a Volturno sono attendisti; Rocchetta a Volturno è contrario;


• il Presidente della Provincia di Isernia, geologo e sindaco di Agnone, dopo aver visionato il progetto presso il Ministero, non lo considera da respingere assolutamente, ma è incline a una sua discussione;


• il 16 gennaio, il Consiglio Regionale del Molise, a valle della seduta avente all’ordine del giorno la “Centrale Enel Pizzone II” – superando l’istintiva prima risposta ferragostana – dichiara che “la Regione non è contraria a prescindere e aspetta la presentazione del nuovo progetto per le valutazioni del caso”.


Da quanto precede si desume - oltre all’ammorbidimento della quasi totalità degli stakeholder primari, passati a una posizione o favorevole o attendista - un fatto incontrovertibile: dal momento
del ritiro del progetto iniziale ad oggi, Enel non ha presentato alcun documento ufficiale da valutare e, eventualmente, contrastare.


Il GR Molise


- Ha seguito con inflessibile attenzione prismatica la vicenda ambientale, attraverso: (a) i media; (b) la partecipazione ai dibattiti pubblici; (c) la presenza a conferenze tecniche; (d) i dialoghi con amministratori locali;
- Ha scelto una posizione attendista e quindi aspetta il maturare degli eventi per definire eventuali iniziative;
- Ha informato circostanziatamente il “Cai Centrale” sugli sviluppi cronachistici;
- Non rincorre i capipopolo locali o importati di recente da regioni limitrofe, né i “postatori” sistematici su Facebook;
- Non si lascia fagocitare da un ambientalismo preconcetto, che fa scattare “no” aprioristici;
- Ha una testa raziocinante, che s’ispira alla locuzione pliniana cum grano salis.

In conclusione, come direbbe il più grande drammaturgo occidentale, lo zio William da Stratford- upon-Avon: “Molto rumore per nulla”.