Dalla palestra alla montagna per coltivare una passione accantonata, per arrampicare e scalare senza la pressione del risultato sportivo, riuscendo così a esprimere tutte le proprie potenzialità. E poi per cercare di trasmettere ai giovani climber il fascino della roccia, aiutandoli a trovare la propria dimensione e, in qualche caso, a realizzare i propri sogni.
Queste poche parole ci sembrano adatte per presentare
Federica Mingolla, torinese classe '94, entrata da qualche anno nelle cronache verticali per essere stata la
prima donna italiana salita in libera su T
om et Je Ris (Verdon),
Digital Crack sul massiccio del Monte Bianco e, in giornata, sulla
Via Attraverso il Pesce in Marmolada (
leggi l'intervista rilasciata a
Lo Scarpone lo scorso anno).
La serata di Campomorone
La Mingolla sarà ospite del
Cai Bolzaneto martedì 29 marzo alle 21, presso il “Cabannun” di
Campomorone (GE), nell’ambito della rassegna culturale “L’Uomo e la Montagna”.
Alla serata, intitolata “La mia vita in verticale – Da scalatrice indoor ad alpinista e guida alpina”, interverrà anche
Fulvio Scotto, presidente del Gruppo occidentale del Club alpino accademico italiano.