All'Alpe Bill il 40esimo Raduno delle Genti del Rosa

C.A.I. SEZ. MACUGNAGA

Sabato 1 luglio, il 40° Raduno delle Genti del Rosa (previsto originariamente al Monte Moro), a causa del forte vento si è svolto all’Alpe Bill.
Come da programma, i soci Cai si si sono ritrovati alle ore 8 presso la stazione della funivia di Staffa in attesa di raggiungere il luogo della cerimonia. Alle ore 11.00, si è tenuta all’Alpe Bill la Santa Messa celebrata dal parrocco di Macugnaga Don Maurizio, animata dalla partecipazione del Coro Monterosa. Il calice utilizzato per l'eucarestia, fu donato alla comunità di Macugnaga da Papa Ratti, figura importante dell’alpinismo degli anni Venti e Trenta. 

Successivamente le autorità hanno salutato i presenti, (il comune di Macugnaga è stato rappresentato dal Consigliere Alessandro Corsi), mentre i saluti del Presidente generale Antonio Montani e del Presidente della Provincia Alessandro Lana, (assenti per altri impegni istituzionali), sono stati portati dal Presidente della sezione. La cerimonia si è conclusa, come da tradizione con  lo scambio dei gagliardetti tra la sezione di Macugnaga e la sezione di Varallo Sesia, che ospiterà il raduno all’alpe di Mera il prossimo anno. I presenti hanno raggiunto Pecetto, dove il gruppo Alpini di Macugnaga ha preparato il pranzo a base di polenta, spezzatino e formaggi locali.

L'arrivo al Monte Moro e il forte vento © Cai Macugnaga

Nel primo pomeriggio Teresio Valsesia e Roberto Marone hanno accompagnato i soci Cai a visitare il cimitero di Macugnaga, Chiesa Vecchia, il vecchio Tiglio e il Museo della Montagna e del Contrabbando di Staffa.

“Dopo quarant’anni di amicizia è giusto ricordare come è nata quest’idea”, spiega Teresio Valsesia, “oggi sono presenti tutte le cinque sezioni del Monte Rosa, oltre a quella di Novara che in tutti questi anni è sempre stata numerosa”. 

“All’inizio degli anni Ottanta avevamo fatto un’incontro tra Macugnaga e la sezione valsesiana”, continua Teresio, “in quest’occasione, abbiamo notato che tra dirigenti delle due sezioni ci conoscevamo, ma tra i partecipanti non era la stessa cosa. Siccome negli anni precedenti, come Cai Macugnaga avevamo organizzato delle escursioni intersezionali che avevano permesso di far socializzare i soci e di farli partecipare anche all’attività di altre sezioni, abbiamo pensato di farla anche a livello di Monte Rosa. Insieme agli amici di Varallo abbiamo coordinato l’inserimento di Biella e delle due sezioni valdostane (Verrès e Gressoney). Ancora oggi, alla base di tutto ciò vi è questo motivo: il ritrovo tra sezioni. In alcuni raduni sono arrivati anche dei personaggi molti interessanti e storici, i quali ci hanno ricordato il passaggio di contrabbandieri e passatori, che dalla Val Quarazza salivano di notte al Moro in modo da eludere i controlli”, conclude Teresio Valsesia.

“Il Raduno delle Genti del Rosa è sempre stata una cosa importante per noi dell’Est Monte Rosa, proprio perché coinvolge non solo le sezioni che sono alla base del Monte Rosa”, risponde Bruno Migliorati (Presidente CAI Piemonte), “è un modo per rapportarsi con le sezioni limitrofe e avere uno scambio di idee e opinioni con sezioni che negli anni passati facevano parte delle “Tre Rosine”, ovvero le prime sezioni che avevano cercato di istituire quella che sarebbe diventata l’Intersezionale. Come Cai Piemonte l’ho sempre sostenuta, perché vivo quest’area e di conseguenza l’ho sempre sentita come mia”.

“L’importanza di quest’evento si nota dalla partecipazione”, afferma Antonio Bovo (Presidente Cai Macugnaga), “in questa manifestazione sono coinvolte le cinque sezioni intorno al Monte Rosa: Macugnaga, Verrès, Alagna, Biella e Gressoney. Inoltre, quest’anno abbiamo voluto ampliare la gamma di sezioni coinvolgendo anche l’Intersezionale. Sono molto soddisfatto per l’ottima riuscita della manifestazione e spero che altrettante persone s’incontrino il prossimo anno all’Alpe Mera”. 

Infine, “Per la sezione Cai Novara quest’appuntamento è molto importante, perché pur non facendo parte delle cinque sezioni il Monte Rosa è la montagna di Novara, la quale si rispecchia nelle risaie novaresi”, conclude Mauro Martinengo (Presidente Cai Novara).

Andrea Delvescovo