I partecipanti in cammino © Cai CastrovillariPiano Ruggio (1530m) e il Belvedere del Malvento, situati nel cuore del Massiccio del Pollino, hanno fatto da cornice all’edizione 2024 della giornata di “La Montagna che include”, un evento dedicato a persone con mobilità ridotta e abilità diverse, atto a stimolare la creazione di nuove abitudini, trasmettere l’amore e la passione per la montagna attraverso l’anima solidale del CAI che mette a disposizione le proprie competenze al servizio dell’accessibilità dell’ambiente montano.
Alla giornata, organizzata dal CAI Castrovillari con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Castrovillari, promossa annualmente dall’omonima struttura operativa SODAS (Struttura Operativa di Accompagnamento Solidale) del Club Alpino Italiano hanno partecipato numerose associazioni: “Filo d’Arianna” e “Famiglie Disabili” di Castrovillari, “Associazione Azzurra” di Corigliano-Rossano e il Centro di Salute Mentale di Castrovillari-ASP Cosenza.
Già durante il viaggio l’attenzione è stata catturata dai colori della faggeta e dalla varietà della vegetazione che a quote più elevate cede il posto ad un ambiente decisamente più roccioso, nonché all’emblema del Parco Nazionale del Pollino: il pino loricato.
Foto di gruppo dei partecipanti all'escursione © Cai CastrovillariGiunti a Piano Ruggio, l’entusiasmo ha pervaso il gruppo ancor prima della partenza: tanta la curiosità di scoprire nuovi luoghi e la voglia di immergersi nella natura.
Intrapreso il sentiero CAI 905 che conduce al Belvedere del Malvento (o dei pini loricati), abbiamo avuto modo di apprezzare il cammino nell’omogeneità del gruppo: camminare insieme significa creare un saldo legame con il compagno o la compagna di viaggio, uniformare il passo, essere sempre un punto di riferimento gli uni per gli altri.
Arrivati al Belvedere, accolti tra Serra del Prete (2.180m) e Timpone della Capanna (1.823m), la vista ha subito ripagato le energie spese: incantevole il panorama che dal bosco si apre sulla vallata sottostante, sui Monti dell’Orsomarso e sui pini loricati che svettano dai costoni rocciosi.
Evidente la gioia negli occhi di chi per la prima volta ha avuto la possibilità di scoprire questi luoghi.
Dopo le fotografie di rito, si fa rientro verso Piano Ruggio, dove, ospitati dal piccolo bar nei pressi dell’ormai derelitto Rifugio De Gasperi, abbiamo potuto ristorarci, condividendo il pasto tutti insieme.
Ed è proprio quest’ultima parola ad assumere un significato particolare.
Ha colpito come a conclusione della giornata, nel raccogliere le riflessioni di chi vi ha partecipato, i ragazzi abbiano tutti posto l’accento sullo stare insieme. La gioia e l’emozione di aver trascorso, o meglio, vissuto non in compagnia ma insieme questi momenti.
Una conferma, dunque, per le attività del CAI protese all’impegno nel sociale, con una particolare sensibilità verso la funzione terapeutica delle dinamiche di gruppo, a contatto con l’ambiente, che rendono concreta l’inclusione e la partecipazione di tutti, indistintamente, resa possibile anche grazie al prezioso contributo di volontari e operatori.
Giornate come questa, in cui, come ha ricordato Carla Primavera, Presidente CAI Castrovillari, è più quello che si riceve di quello che si dà, ne sono una tangibile testimonianza.
Paolo Viceconte