La Sezione di Calalzo di Cadore con il supporto del Gruppo Grandi Carnivori del Cai ospita la mostra “Presenze Silenziose, ritorni e nuovi arrivi di carnivori in territorio italiano” dal 17 dicembre 2023 al 13 gennaio 2024 presso la Sala Cooperativa sita in Piazza IV Novembre a Calalzo.
All’interno del periodo di esposizione della mostra la sezione ha predisposto due interessanti appuntamenti che permetteranno agli interessati di poter approfondire il tema dei grandi carnivori ed in particolare del Lupo. Uno è nella giornata inaugurale con la presenza del dott. Enrico Vettorazzo che parlerà dei trent’anni del Parco e a seguire ci sarà la proiezione di audio-video tratti da “Il sentiero dei Lupi” di Ivan Mazzon, Bruno Boz e Roberto Sacchet.
Il secondo appuntamento sarà nella giornata conclusiva, un incontro dove saranno presenti Davide Berton, coordinatore Nazionale del Gruppo Grandi Carnivori del Cai, il dott. Enrico Ferraro sempre del gruppo Grandi Carnivori e tecnico faunistico dell’associazione cacciatori trentini e il dott. PierLuigi Svaluto Ferro (Presidente Unione Montana Centro Cadore).
«Crediamo che quanto organizzato dalla Sezione di Calalzo in un territorio dove il lupo si è insediato ormai stabilmente, con le conseguenti problematiche legate al conflitto con le attività di pastorizia e zootecnia montana, ma anche dal punto di vista dell’accettazione sociale, sia un segnale di grande lungimiranza e forza. Affrontare i problemi ed i dubbi senza nascondersi ma attraverso un’informazioni equilibrata e con incontri dedicati e partecipativi è la strada per arrivare ad un punto di equilibrio che mai potrà essere raggiunto urlando brandendo la bandiera dell’ideologia o degli interessi di parte indipendentemente da come la si vede, di come la si pensi o da che parte si stia», affermano dal Gruppo grandi Carnivori.
Patrocinano l’evento il Cai Veneto, il comune di Calalzo di Cadore, la Pro Loco di Calalzo, Unione Montana Centro Cadore, il Consorzio di Promozione Turistica Cadore Dolomiti, il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
La locandina della mostra