Otto trekking lungo il
Sentiero Italia CAI all'insegna della sostenibilità, con l'utilizzo dei
soli mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza e per lasciare le montagne dopo l'arrivo alla meta.
Questo è
“Linea 7000”, il nuovo progetto di
Gian Luca Gasca organizzato in collaborazione con Sentiero Italia CAI, che si terrà tra
aprile e
agosto. Un nome che richiama gli elementi base dell'iniziativa: la parola
Linea evoca, appunto, gli itinerari dei trasporti pubblici che tutti conosciamo, mentre
7000 è il numero dei km del Sentiero Italia
Solo mezzi pubblici per raggiungere e lasciare le aree protette
I trekking interesseranno alcuni tra i principali
Parchi nazionali italiani (Pollino, Foreste Casentinesi, Abruzzo, Majella, Gran Sasso, Sibillini, Val Grande, Gran Paradiso, Stelvio) e i Parchi regionali delle Alpi Apuane e dell’Etna. Gasca partirà ogni volta da città come Torino, Milano, Firenze, Roma, Napoli e Catania per raggiungere l'attacco dei sentieri unicamente con i mezzi pubblici. Ogni trekking durerà qualche giorno.
Otto brevi documentari per raccontare l'esperienza
Gasca, che partirà per il primo trekking sull'Etna l'8 aprile, incontrerà nel suo percorso diversi protagonisti della
montagna di mezzo come Teresio Valsesia, Marika Ciaccia, Filippo Thiery e molti altri che lo aiuteranno a esplorare questo mondo. Questi incontri, che racconteranno la natura, la cultura e le tradizioni dei luoghi toccati dal Sentiero Italia, saranno raccolti in otto brevi documentari di una
decina di minuti ciascuno, che saranno pubblicati sui canali del Sentiero Italia CAI.
Questi confluiranno poi in un
unico documentario finale dedicato proprio alla fruizione della montagna a
basso impatto.
«In ogni video - spiega Gian Luca - racconterò come da una delle principali città italiane sia possibile raggiungere le porte del Parco e intraprendere un’escursione di 1 o 2 giorni scoprendone luoghi suggestivi e affascinanti per poi quindi ritornare al punto di partenza senza aver toccato la macchina».
Sensibilizzare all'uso dei mezzi pubblici per raggiungere la montagna
Il documentario finale sarà la summa di tutte le esperienze, con spiegazioni su come prepararsi a un’esperienza in montagna con i mezzi pubblici, come velocizzare le operazioni di ricerca, quali potrebbero essere le potenziali difficoltà e quali invece i molti pregi di questa scelta. Continua Gian Luca:
«vivere la montagna senza prendere l’auto sembra sempre complicato se si vive in città. Nell’immaginario collettivo spostarsi in quota con i mezzi pubblici implica tempo, sia nell’organizzazione che poi all'effettiva realizzazione, impossibile pensare a una gita giornaliera o a un fine settimana. Eppure, oggi, dai principali centri italiani esistono collegamenti che in modo più o meno efficiente sono in grado di accompagnare gli appassionati verso le vallate alpine e appenniniche senza dover prendere l’automobile».
Le parole del Vicepresidente del Cai Antonio Montani
«Come Club alpino italiano abbiamo seguito il percorso di Gian Luca fin dagli albori, accogliendo con entusiasmo il suo nuovo progetto, consci della qualità di cui si è sempre fatto garanzia. Linea 7000 rappresenta una nuova possibilità di valorizzazione dei Parchi e delle Riserve italiane coerentemente con il protocollo d’intesa stretto tra il Cai e il Ministero della Transizione ecologica per la realizzazione di un percorso sostenibile che connetta queste aree tra loro, la cui ossatura è costituita dal Sentiero Italia CAI. Tale itinerario sarà identificato come Sentiero dei Parchi», spiega Antonio Montani, Vicepresidente Generale del Club Alpino Italiano e responsabile del progetto Sentiero Italia CAI.
«L’attività di Gian Luca è inoltre sempre stata contraddistinta da una fruizione della montagna attenta e consapevole. L'utilizzo dei mezzi pubblici, come strumento di avvicinamento, deve diventare una parola d'ordine per il Cai e per tutti i frequentatori della montagna».
Giornalista e collaboratore fisso di Meridiani Montagne e Montagna.tv, Gian Luca Gasca nel 2017 è partito da Torino per raggiungere il campo base del K2, a piedi e con i mezzi pubblici, mentre nel 2015, con il sostegno del Cai ha attraversato le Alpi da Trieste a Nizza, sempre muovendosi a piedi o con i mezzi pubblici e l’anno successivo, sempre insieme al Cai, ha ripetuto l’esperienza lungo la catena appenninica, andando dal Colle di Cadibona ai Monti Nebrodi.
Si potrà seguire il progetto sul
sito, sulla pagina
Facebook e sul profilo
Instagram del Sentiero Italia CAI.