Il mondo della cultura di montagna ha scommesso in questi tempi inquieti sulla potenza salvifica della parola e lo fatto in uno spazio fisico dedicato al meglio della produzione letteraria più recente: uno spazio fisico dedicato al dialogo, all’incontro, all’informazione e al racconto di storie, esperienze e iniziative dalla viva voce di chi ama e vive le Terre alte.
Nei padiglioni di Lingotto Fiere e in altre location cittadine nell’ambito del Salone Off sono stati davvero tanti gli appuntamenti organizzati da Club alpino italiano - quest’anno anche in collaborazione con Trento Film Festival e Premio Itas del Libro di montagna -, ma la vera Casa della Montagna è stata l’ampio stand del Cai.
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Da qui sono passati tanti protagonisti delle Terre alte, fra cui Paolo Cognetti curatore del libro “L’ Antonia – Poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi" edito da Ponte alle Grazie e Club alpino italiano. È la storia di una ragazza dalle lunghe gambe nervose, quella raccontata da Cognetti in questo libro che scorre sotto i nostri occhi come un docufilm. Milano, la montagna e la scrittura è ciò lo scrittore sente di avere in comune con lei. Antonia Pozzi rivive per noi attraverso foto, diari, lettere e poesie, frammenti di un’esistenza che palpita ancora grazie al racconto di Cognetti che, mescolando le proprie parole alle sue, ce la restituisce in un ritratto nitido e delicato: un omaggio a un’artista che, senza saperlo e senza volerlo, ha scritto un capitolo della storia del secolo scorso.
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Tamara Lunger, una delle più forti alpiniste del mondo, ha dialogato con la giornalista Linda Cottino, riflettendo anche sul rapporto fra donne e montagna, nell’ambito della presentazione di “Il richiamo del K2” edito da Rizzoli. La Lunger aveva già conquistato il K2 nell'estate del 2014. Ma, nel 2020, complici diversi fattori – la pandemia, lo shock per aver visto l'anno prima Simone Moro scivolare in un crepaccio del Gasherbrun, una delusione d'amore –, ne ha sentito di nuovo il richiamo potentissimo e ha deciso di affrontare il K2 in inverno. È nata così la spedizione unica e agghiacciante che Tamara racconta in questo eccezionale diario di viaggio.
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La giornalista e scrittrice Caterina Soffici ha presentato “Lontano dalla vetta - Di donne felici e capre ribelli” edito dal Club alpino italiano e da Ponte alle Grazie, nella collana Passi. Un incontro moderato da Simonetta Sciandivasci in cui l’autrice ha raccontato come il suo libro sia un diario della sua quotidianità nelle Terre alte fatta di personaggi che sembrano usciti da un libro di favole. Un branco di lupi, un’aquila, gli animali del bosco, e donne che conoscono e tramandano saperi antichi e conoscenze che rischiano di andare persi.
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"La montagna nuda", edito da Solferino, è il libro di Alex Txikon che nel 2016, insieme a a Simone Moro e all’alpinista pachistano Muhammad Ali Sadpara è riuscito in un’impresa che era stata tentata invano più di trenta volte e che sembrava impossibile: la prima salita invernale del Nanga Parbat, la «montagna nuda». Alla salita senza ossigeno supplementare aveva preso parte anche Tamara Lunger, che si era fermata a poche decine di metri dalla vetta. Per Txikon il Nanga è la montagna più bella del pianeta, per lui è stata una grande storia d’amore. Ma su un Ottomila occorre ragionare con lucidità se si vuole tornare a casa. E si deve venire a patti con i fallimenti, le rinunce, e la perdita di amici e compagni. Muoversi su un filo teso tra razionalità e passione, da cui dipende la propria vita. La montagna ha sempre due facce, soprattutto quando è «nuda».
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È passato dallo stand del Cai anche l'inviato del "Corriere della Sera"
Lorenzo Cremonesi, al Salone del Libro per presentare il suo ultimo libro "
Guerra Infinita - Quarant’anni di conflitti rimossi dal Medio Oriente all’Ucraina". Per Cremonesi, in prima linea sui fronti più difficili, il conflitto armato è il punto di vista ideale per ripercorrere la sua storia e quella del mondo in cui viviamo. Dal racconto del nonno tornato in licenza per 24 ore dalle trincee del Carso per sposarsi ai bombardamenti di Kiev, dal lungo lavoro come corrispondente da Gerusalemme fino ai fronti battuti da reporter in Iraq, Libano, Afghanistan, Pakistan, Siria, Libia e Ucraina, dal primo viaggio in bicicletta in Israele da ragazzo all’inchiesta sulla tragica morte sul campo della collega Maria Grazia Cutuli: una sorta di grande romanzo di guerra che intreccia storia familiare e reportage in presa diretta e narra vicende, personaggi e luoghi memorabili degli ultimi quarant’anni. Storie di esodi, morte e distruzione che ci aiutano a capire meglio il passato recente, il mondo di oggi e quello di domani.
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Ospiti della Casa della Montagna anche la coppia Hervè Barmasse-Tudor Laurini, in arte Klaus, presenti al Salone Off per presentare il documentario "WeClub: la Traccia" realizzato nell’ambito del progetto del Club alpino italiano “WeClub. Alpinismo: ama, rispetta, comunica”: la scoperta e l’avvicinamento alla dimensione montagna di un giovane youtuber accompagnato da un celebre alpinista.
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In chiusura della XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino le volontarie e dei volontari dello stand del Cai ci raccontano come hanno vissuto queste intense e partecipate giornate fra una montagna di... libri.
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