Selfie in parete © FB E. LovatoEnrico Lovato, Max Faletti, Davide Cattani e Claudio Marchetti hanno aperto Volevo essere un duro, sull'Argentière, Rive gauche du Glacier, nel gruppo del Monte Bianco. È una via di misto, grado proposto M7/M8, VI, lunghezza 160 metri per 5 tiri. L'itinerario è nato in maniera fortuita, mentre le cordate del corso guide del collegio trentino erano in zona per il modulo di alta montagna e stavano ripetendo la via Bringing home the bacon (M6 max, VI).
I primi due tiri erano stati aperti da Cattani, che alla fine del secondo si è trovato più a destra rispetto alla linea originale. Attrezzata una nuova sosta, il testimone è passato a Lovato, che a quel punto ha salito una bella fessura, dando di fatto vita a una nuova via. L'allievo si è trovato a proprio agio sul terreno inesplorato, come lui stesso ci ha raccontato. "C'era una fessura molto bella, congeniale per il mio stile d'arrampicata, si poteva scalare a tratti anche a mani nude, con incastri di mano. Poi di nuovo ho trovato neve e la fessura si è stretta, ho ripreso le picche. Quando però sono finito su una placchetta ho avuto la certezza che eravamo fuori via. Era una placca bella liscia, non entrava nulla. Abbiamo continuato e ho tirato anche sulla quinta lunghezza, l'ultimo tiro è davvero bello: un diedrino placcoso, un po' difficile [grado proposto M8], per poi proseguire su una fessura perfetta di continuità, con passi leggermente strapiombanti e piedi in spalmo". Anche a detta di Faletti, che era con i ragazzi in veste di istruttore, si è trattato di uno dei tiri più belli in assoluto su dry mai percorsi, un vero gioiello nascosto.
Volevo essere un duro: la linea in blu © FB E. Lovato
Enrico Lovato sulla terza lunghezza © FB E. Lovato
"Il posto è un po’ particolare - chiude Lovato- è la gola che si forma sotto i seracchi dell’Argentière e ci si arriva dall’alto, fino a che non ci entri non lo vedi. Il nostro era un piano B, perché quel posto è protetto dalle bufere di neve. Nei giorni prima eravamo sul Tacùl, siamo andati lì per il brutto tempo. Abbiamo passato tutto il giorno sotto la neve, ma abbiamo scalato bene. Infine è stato un onore per me avere goduto della compagnia di una grande guida come Massimo".
Materiale: consigliate 2 serie di friend dai micro (usati alien) fino al BD n.4, nut medi e piccoli. Accesso: dall'alto, 3 calate in doppia dalle vie di ghiaccio a sinistra (Minicouloir o Deferlante).