Vette in Vista: la rassegna celebra il suo quindicesimo compleanno

Torna Vette in Vista, la rassegna di cinema ed eventi dedicata alla montagna, che quest’anno celebra il suo quindicesimo compleanno. Un traguardo significativo per un progetto interamente rivolto al verticale, ma nato in pianura, e che negli anni è cresciuto con l’obiettivo di trasmettere i valori fondanti del mondo delle terre alte.

Rimanere al passo con i cambiamenti, intercettare le nuove tendenze e i linguaggi emergenti, dare voce a prospettive differenti e stimolare riflessioni è un lavoro impegnativo ma appagante, che anche quest'anno ha portato alla creazione di un programma variegato, con particolare attenzione alle attività per le scuole.

Tra i film in programma spicca Il Ritorno del Lupo di Niccolò Barca e Tommaso Merighi, che affronta un tema di grande attualità: il difficile rapporto tra l’uomo e gli animali selvatici, tra chi vede la coesistenza come un’opportunità e chi, invece, come una minaccia. Un altro titolo di rilievo è Les Vagabonds du Logan di Mathieu Rivoire, che racconta l’avventura totale attraverso un approccio puro alla montagna, lontano da record e prestazioni, per riscoprire il legame ancestrale tra l’uomo e la natura.

La montagna chiede rispetto, preparazione e consapevolezza, un filo conduttore che unisce i giovani Dario Eynard e Giacomo Meliffi del Cai Eagle Team al grande Denis Urubko. Mentre i primi raccontano un alpinismo in cui esprimere la propria immaginazione e ridefinire i propri limiti, Urubko, nel suo Ritorno al futuro degli 8000, analizza il presente dell’alpinismo, interrogandosi sul futuro della disciplina e trovando nelle lezioni del passato le possibili risposte.

Il programma della rassegna tocca anche aspetti legati alla salute in alta quota, con l'incontro Medicina di Montagna dalla A alla Z, in cui esperti del settore forniranno indicazioni utili per affrontare la montagna a ogni età. Anche L’Età sperimentale, film di Mario Zingaretti con Erri De Luca, riflette sul prolungamento dell’età media e sulla necessità di adattarsi ai cambiamenti del corpo, trasformando l’invecchiamento in una nuova sfida da vivere pienamente.

Non mancherà uno sguardo alla storia dell’alpinismo con K2, la montagna del mito: vittorie, tragedie e grandi imprese, l’ultimo lavoro di Stefano Ardito che ripercorre le vicende del leggendario Ottomila. Dalle imprese storiche ai racconti delle popolazioni che abitano le grandi montagne del Karakorum, il documentario Sapdara di Gabriele Canu porta l’attenzione sulla quotidianità di chi vive tra le vette, raccontando la loro essenziale e straordinaria normalità.

A chiudere la rassegna, le opere pittoriche di Valentina Angeli e i canti del Coro Terra Majura della sezione Cai di Terni, che restituiranno attraverso arte e musica tutta la suggestione delle terre alte.