Vandali in quota: rubano libro di vetta e distruggono targhe ed effigi

Nei giorni scorsi alcuni escursionisti hanno scoperto due atti vandalici molto simili tra loro, entrambi nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
L'effige del Monte Colombo © Facebook CAI Sottosezione di Sparone

Sono saliti in quota, hanno distrutto targhe in ricordo di persone scomparse, rubato il libro di vetta e danneggiato effigi. Succede nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso quando, lo scorso 31 agosto, alcuni escursionisti saliti in quota si sono trovati di fronte a questo scempio. Due le cime vandalizzate, quella del Monte Colombo (2848 m) e la Rosa dei Banchi (3174 m). Su entrambe le cime è stato rubato il libro di vetta e sono state distrutte le effigi.

 

Gli atti vandalici

Posizionato alla testata della val di Ribordone, valle laterale della valle Orco, il Monte Colombo si alza a 2848 metri e raggiungerlo richiede una lunga camminata con circa 1400 metri di dislivello positivo. Circa 4 ore e mezza per la sola salita, partendo dalla frazione Schiaroglio di Ribordone. Chi è salito per rubare il libro di vetta e distruggere le targhe dedicate al ricordo di familiari e amici scomparsi, deve avere una buona gamba, anche se con buona probabilità non condivide la passione per la montagna. Attraverso i social è partita la richiesta al sindaco di Ribordone per presentare denuncia ai Carabinieri.

Sulla Rosa dei Banchi, al confine tra la valle Soana e la Valle d’Aosta, un copione simile. Non solo è stato rubato il libro di vetta, ma chi ha raggiunto la cima ha deciso di danneggiare lo storico quadro in rame ritraente Papa Giovanni XXIII, che ha retto alle intemperie della montagna per oltre 50 anni.