Valore e cultura dell’acqua e dell’ambiente

Questo il tema del “Forum Biella Creative Cities 2023”, in corso di svolgimento nella città laniera. In rappresentanza del Cai sono intervenuti oggi il componente del Comitato direttivo centrale Angelo Schena e il presidente della Commissione centrale speleologia e torrentismo del Cai Giuseppe Priolo
Corso d'acqua lungo l'Alta via dell'Adamello © Archivio Parco regionale dell'Adamello
Corso d'acqua lungo l'Alta via dell'Adamello © Archivio Parco regionale dell'Adamello

Ha preso il via oggi il “Forum Biella Creative Cities 2023 - Valore e cultura dell’acqua e dell’ambiente”, una due giorni che vede le Città Creative UNESCO, di cui Biella fa parte, riunirsi, insieme a esperti e rappresentanti di rilievo del settore idrico e universitario, per porre l'attenzione  su un bene primario come l'acqua, intesa come fonte di vita e risorsa naturale da proteggere superando le sfide legate ai cambiamenti climatici che stanno mettendo a dura prova il pianeta.

L’evento, in in corso di svolgimento presso Biella Città Studi, mette dunque al centro la tutela dell’ambiente e la creatività sostenibile, concetti chiave a livello globale ma anche tratti distintivi del distretto biellese.

Il Forum vuole essere l'occasione per approfondire diversi temi connessi al ciclo dell'acqua, in particolare quelli legati alla fragilità ambientale (rischio idrogeologico, cambiamento climatico, impoverimento dei suoli ecc.) e urbana (rischio idrogeologico, ricostruzione post alluvione, le fasi di processo indotte come l’energia, il servizio idrico integrato, la gestione delle acque, ecc.).
Comune denominatore è la creatività come fattore strategico dello sviluppo sostenibile.

L'intervento di Reinhold Messner © Cai

Non manca l'attenzione alla montagna, con Reihnold Messner ospite speciale della prima giornata di oggi, il cui intervento ha avuto come titolo “Alpinismo tradizionale. Una passione tra il vivere e il perire”. L'alpinista, esploratore e scrittore altoatesino ha preso parte al confronto condividendo la propria esperienza e l’innata passione per la montagna, che coltiva a trecentosessanta gradi.

Oggi sono intervenuti inoltre, in rappresentanza del Club alpino italiano, il componente del Comitato direttivo centrale Angelo Schena e il presidente della Commissione centrale speleologia e torrentismo Giuseppe Priolo.

Schena ha parlato delle criticità che riguardano la risorsa acqua in relazione alle conseguenze della crisi climatica nei territori montani, soffermandosi in particolare sulla posizione del Cai relativa all'industria della neve e alla realizzazione di nuovi impianti sciistici, riportata su uno dei position paper dell'associazione. 

«Gli attuali periodi di siccità, con precipitazioni sempre più scarse, uniti all'innalzamento delle temperature, rendono sempre più evidente la necessità di superare la monocultura dello sci alpino con strategie e buone pratiche di sviluppo turistico sostenibile. L'acqua, uno degli elementi del capitale naturale delle montagne, sarà uno degli argomenti al centro del dibattito in occasione del nostro 101esimo Congresso, che si terrà a Roma i prossimi 25 e 26 novembre».

Priolo, dal canto suo, si è soffermato sulla “sofferenza” delle sorgenti d'acqua di montagna e sul progetto del Cai di mapparle per avere un quadro della situazione attuale e delle problematiche che le caratterizzano nel periodo storico che stiamo vivendo.

Acqua e montagna © Daniela Scerri