Val Martello

Il miglior osservatorio sui ghiacciai del Cevedale
Il crepuscolo sul Cevedale dal Rifugio Martello © Denis Perilli

La Val Martello è una vera e propria aula a cielo aperto su cui poter studiare le dinamiche glaciali passate e presenti. Escursione fattibile in giornata, ma è consigliabile spezzarla in due giorni per potersi prendere il giusto tempo da dedicare alle osservazioni sul Sentiero Glaciologico (attenzione, quello qui proposto non è quello ufficiale proposto in zona e sui siti web!). Meravigliosi gli scorci sul Monte Cevedale, sul Gran Zebrù e sulle Cime Venezia.

Accesso

Il punto di partenza è posto nell’alta valle, oltre il Lago del Gioveretto, dove termina la strada asfaltata.

La fronte del Ghiacciaio della Forcola © Denis Perilli

Itinerario
Dal parcheggio seguire la sterrata (segnavia 151 e poi 103) che, attraverso un rado bosco di larici, porta, in 40 minuti al Rifugio Nino Corsi (2266 m). Proseguire sul sentiero 103-150 e attraversare un grande sbarramento artificiale di pietre, con vista sul Cevedale. La diga, denominata “il Bau”, fu costruita per evitare le catastrofiche inondazioni dovute alle tracimazioni dei laghi. Fu terminata nel 1893. Portatisi sulla piana pascoliva dell’altro versante si inizia a rimontare il pendio (sentiero 37) da cui si possono osservare belle cascate ricadente dalle più alte Punta Martello e Cime Venezia. In circa 2.45 h dalla partenza si giunge ai 2610 m del Rifugio Martello, da cui si può godere della vista sul Cevedale, sul Gran Zebrù e, in basso, sul grande Lago del Gioveretto.

La Vedretta del Cevedale © Denis Perilli

Seguire la traccia verso il Ghiacciaio della Forcola (via normale di salita al Monte Cevedale da questo versante, segnavia 103), dove con attenzione si possono osservare le paline poste negli anni (date scritte su grossi massi) dal Servizio Glaciologico Alto Adige a indicare la posizione della fronte glaciale. Appare fin da subito evidente come sia aumentata la fusione glaciale negli ultimi anni. A circa 2820 m si raggiunge la vedretta della Forcola. Qui inizia il tratto su sentiero non ufficiale, conviene chiedere informazioni in rifugio sulla percorribilità completa (lo scioglimento glaciale può rendere dei passaggi non percorribili, il territorio è in continuo cambiamento). Svoltare a destra su un guado che porta, su sfasciumi, a salire per poi ridiscendere verso la fronte della Vedretta del Cevedale. Sono presenti alcuni bacini di fusione. Tenendo a destra si rimonta un dosso panoramico da dove si ha una vista completa delle due lingue glaciali. Scendere (si è a nord rispetto al sentiero di salita), riportandosi, dopo un ulteriore guado, nei pressi del Rifugio Martello (1.30 h circa l’intero anello).
Scendere sul sentiero 103 e, giunti alla diga, rimanere sul sentiero 40, evitando così la risalita al Rifugio Nino Corsi. 2.30 h dal Rifugio Martello al parcheggio.

Le acque di fusione dei ghiacciai © Denis Perilli

Partenza e arrivo: parcheggio nelle vicinanze del Alpengasthof Enzian 2067 
Lunghezza: 16,4 km
Dislivello: + 855 m 
Durata: 6.45 h
Difficoltà: E
Punti d’appoggio: Rifugio Nino Corsi, Rifugio Martello 

Periodo consigliato: giugno-settembre

https://www.openstreetmap.org/#map=13/46.4717/10.6789

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