Una borsa di ricerca storica per raccontare i passaggi nascosti delle Cime Bianche

In occasione dell'ottantesimo anniversario della Liberazione, l'Associazione Ripartire dalle Cime Bianche bandisce una borsa di ricerca dedicata alla memoria storica della Resistenza alpina.
La Colonia Olivetti di St. Jacques

In occasione dell'ottantesimo anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista, l'Associazione Ripartire dalle Cime Bianche, con il supporto finanziario di Patagonia attraverso il progetto HPMR (Hope Park Monte Rosa, Auspicio Parco Monte Rosa, Espoir Parc Mont Rose), ha istituito una borsa di ricerca storica del valore di 3.000 euro.

L'iniziativa, dal titolo “Oltre la paura, oltre il confine: sentieri di speranza e memorie silenziose nel Vallone delle Cime Bianche”, ha come obiettivo quello di esplorare il ruolo delle guide alpine della Val d'Ayas e di Valtournenche nella fuga clandestina di ebrei perseguitati e altre figure durante la Seconda Guerra Mondiale.

Attraverso un lavoro di ricerca della durata di un anno, si intende approfondire la memoria storica legata ai passaggi nascosti nel Vallone delle Cime Bianche, investigando possibili connessioni tra il territorio e episodi di salvataggio e resistenza. Il progetto mira a far emergere storie poco documentate, raccontando gesti di coraggio e umanità in uno dei periodi più oscuri della nostra storia.

La borsa di studio è rivolta a ricercatori freelance e studenti universitari, che potranno candidarsi inviando entro il 1° giugno 2025 il proprio curriculum vitae e uno schema di progetto di ricerca. La selezione sarà affidata a una commissione esperta.

Attraverso questa opportunità, l'Associazione Ripartire dalle Cime Bianche intende valorizzare il patrimonio storico locale e recuperare le memorie silenziose che il territorio custodisce.

Per ulteriori informazioni e per presentare la propria candidatura è possibile contattare l’Associazione all’indirizzo mail.cimebianche@gmail.com.