Tre giorni a contatto con le associazioni di alpinismo del mondo. Il viaggio di tre giovani soci Cai under 30

A Cipro per l’incontro delle commissioni UIAA Mountaineering, Training e la neonata commissione Youth. Jennifer dall'Armellina, Francesco Bruschi e Francesco Tomè sono stati inviati dalla Presidenza generale per partecipare ai meeting
Tre giorni a contatto con l’alpinismo mondiale. Il viaggio di Jennifer dall'Armellina, Francesco Bruschi e Francesco Tomè li ha portati a Cipro per l’incontro di tre commissioni dell'Unione internazionale delle associazioni di arrampicata e alpinismo: Mountaineering, Training e la neonata Youth. Si tratta di tre soci Cai under 30 inviati dalla Presidenza generale per partecipare ai meeting. Dall’Armellina, 30 anni, è un'istruttrice di sci alpinismo della Sezione Cai di Bassano del Grappa. Bruschi, 19 anni, invece, è un atleta fiorentino e studente che desidera intraprendere la carriera di Guida Alpina. Tomé, 21 anni, è fotografo e filmmaker specializzato in attività in ambiente e studente presso l'Accademia di Brera. Dal 9 all’11 dicembre, i tre ragazzi hanno potuto vivere un'esperienza totalizzante che ha permesso loro di condividere sessioni di arrampicata in ambiente, standard e modelli tecnici e soprattutto di immergersi nei lavori delle commissioni. Dopo la recente ufficialità del reingresso in UIAA da parte del Sodalizio, Dall’Armellina, per la sua esperienza ed età, dovrebbe entrare a far parte della commissione Youth. Bruschi e Tomé invece saranno possibili futuri componenti dell’Innovation Panel: una struttura che si occupa dello sviluppo di progetti innovativi e del coinvolgimento dei soci più giovani.
Un momento delle uscite in ambiente © Francesco Tomé
«Siamo arrivati a Pafos (la cittadina costiera in cui si tenevano gli incontri ndr) venerdì 9 dicembre e da subito ci siamo immersi con passione nei lavori delle diverse commissioni», spiega Bruschi.«Allo stesso tempo, i giovani presenti non erano tanti e le modalità di coinvolgimento erano un po’ formali», continua. «Per me è stata un'immersione, non tanto nei temi, ma nel mondo dell'UIAA, nel quale mi sono lasciato coinvolgere e posso anche dare un mio apporto come produttore di contenuti. Infatti dovrei diventare fotografo ufficiale dell'organizzazione», racconta Tomé. Per i tre soci Cai è stato formativo entrare in contatto con i rappresentanti di altrettante associazioni alpinistiche provenienti da tutto il globo. Dalla stessa Cipro, passando per la Corea del Sud, gli Stati Uniti, la Francia e la Spagna. «Ci siamo resi conto di quanto il processo di partecipazione delle giovani generazioni sia ancora in evoluzione. Su questo l'esperienza del Club alpino italiano con il Camp Giovane Cai può rappresentare un esempio positivo per l’UIAA. In quel caso i meccanismi di coinvolgimento e la raccolta di punti di vista e proposte erano organizzati con serietà ed efficacia», ha  spiegato Dall’Armellina. «Il tema dei soci della fascia d'età che va dai 14 ai 20/25 anni non è banale, anzi rappresenta una questione da affrontare con modalità innovative», conclude.