È di un morto (un alpinista francese), quattro feriti (di cui uno di “urgenza assoluta”) e due dispersi il bilancio, parziale, dell’incidente avvenuto nella notte tra domenica e lunedì (4 e 5 agosto 2024) sul versante francese del Monte Bianco. Una valanga, provocata dal crollo di un seracco, ha travolto le “diverse cordate di alpinisti” che “si stavano muovendo nelle vicinanze”. Quindici persone in tutto, di diverse nazionalità (francesi, svizzeri e spagnoli).
L’incidente, comunica la Prefettura dell’Alta Savoia, è avvenuto intorno alle 3 sotto la cima del Tacul, a circa 4.100 metri di quota. Dalle informazioni raccolte finora, sembra che la causa del distacco sia di origine naturale. Imponente la macchina dei soccorsi messa in moto, composta, oltre che dagli operatori sanitari, dalla gendarmeria francese di alta montagna (Pghm), personale della sicurezza civile e vigili del fuoco. Due le squadre cinofile in campo, oltre agli elicotteri di soccorso. I sopravvissuti sono stati portati negli ospedali di Sallaches e Annency. Il prefetto dell'Alta Savoia, Yves Le Breton, esprime le “più sincere condoglianze” ai parenti delle vittime e alle “persone coinvolte”.
Il dramma è stato immortalato dalla webcam installata sulla vetta dell'Aiguille du Midi, a quota 3.842 e puntata verso il Tacul e la Via dei Tre Monti. La sequenza è scandita dalle luci. Intorno alle 2.30 si vedono quelle delle lampade frontale degli alpinisti, puntate lungo la via del Tacul che stanno risalendo. Alle 2.53 la neve li ha già travolti: si vede il versante su cui è crollato il seracco e la linea delle luci frontali interrotta. Alle 4.43 le luci sono quelle del Soccorso alpino francese, impegnato nelle operazioni di recupero degli alpinisti rimasti sotto la valanga. Alle 5.51, l'alba mostra l'imponente caduta di ghiaccio.
Testimoni indiretti sono stati altri tre alpinisti. Paolo Comune, direttore del Soccorso alpino valdostano, e due colleghi del Soccorso alpino della Guardia di finanza che stamattina si stava allenando, fuori servizio, proprio nell’area dove si è verificato il distacco. “Eravamo appena passati – racconta all’Ansa –. Era buio, abbiamo solo sentito il rumore. Uno schiocco, e poi lo scivolamento di neve, di materiale, verso valle”. Erano le 2.30 quando hanno allertato i soccorsi. “Abbiamo subito chiamato il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix per segnalare il crollo e dare la nostra disponibilità a tornare indietro per aiutare – prosegue Comune –. Ci hanno detto di proseguire e che stavano per arrivare loro in elicottero, dato che avevano già avuto segnalazioni: se necessario, ci avrebbero richiamati”. I tre finanzieri erano partiti dal Refuge des Cosmiques all'1,30 di notte, per raggiungere la vetta del Monte Bianco lungo la via normale francese dei Tre Monti. Al momento del crollo, ricorda, “eravamo ancora in parete sul Mont Blanc du Tacul. La traccia in quel punto va verso destra ed eravamo fuori dalla traiettoria del seracco”.