Tra bosco e foresta non perderci la testa!

Siete sicuri di sapere quale sia la differenza fra bosco e foresta? Troppo spesso tali termini vengono erroneamente utilizzati come sinonimi. In realtà, queste due parole descrivono due entità distinte ed è opportuno conoscerne le diverse caratteristiche. Un bosco è un appezzamento di terreno solitamente di pochi ettari dove crescono e si sviluppano piante, arbusti ed erbe e identifica soprattutto un ambiente modellato dall'attività umana; una foresta, invece, è una distesa di alberi molto più vasta e può ricoprire anche una o più valli vicine e il suo grado di naturalità è più alto e profondo. In realtà, in Italia e in Europa, sono le denominazioni storiche che fanno la differenza. Ad esempio, il Bosco del Cansiglio, situato in provincia di Belluno, nelle Alpi Orientali, è esteso per 7000 ettari ed è, per dimensioni, chiaramente una foresta. Il nome “bosco”, però, identifica giustamente questa estesa faggeta fin da quando la Serenissima Repubblica di Venezia ne utilizzava i preziosi tronchi per costruire fondamenta e imbarcazioni. 

Nel nostro Paese circa il 30% del territorio è ricoperto da alberi e, negli ultimi 70 anni, tale superficie è raddoppiata. Le foreste "vergini" in Italia non esistono e molti sono ancora i boschi “governati” se non “coltivati” . In questo modo si ricava la legna, ma si garantisce anche la salute della foresta stessa, mantenendo in vita piante di differenti altezze ed età che assicurano una maggiore biodiversità, ovvero una maggiore varietà di specie viventi. Non dimentichiamo, infatti, che i polmoni verdi del Pianeta sono la casa di tantissime creature e sono, essi stessi, degli ecosistemi delicati da proteggere. Pertanto, quando ci addentriamo in un bosco o in una foresta, ricordiamoci di farlo “in punta di piedi”, evitando comportamenti scorretti che possano disturbare o mettere a rischio il loro equilibrio.

 

Le Pale di San Martino spuntano dalla Foresta di Paneveggio. Foto Denis Perilli