Torna la "Dolomiti Mountain School": edizione dedicata ai cambiamenti delle comunità montane

La nona edizione della "Dolomiti Mountain School" affronta il tema "Vivere in montagna: cosa sta cambiando". Gli incontri sul territorio, da maggio a ottobre, offriranno spunti di riflessione sulla gestione del paesaggio e le sfide per il futuro delle comunità montane.

È stata presentata a Udine l'11 aprile la nona edizione della “Dolomiti Mountain School”, un evento che promuove un approfondito confronto sul futuro delle comunità montane e le sfide legate alla gestione del paesaggio. Il programma di quest’anno si è concentrato sul tema “Vivere in montagna: cosa sta cambiando”, ponendo interrogativi sulla sostenibilità e l'evoluzione dei territori montani.

La presentazione ufficiale si è tenuta presso l'Università degli Studi di Udine con l’intervento di autorità locali e esperti del settore. Il Magnifico Rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, Mara Nemela, e il coordinatore della scuola, Gianpaolo Carbonetto, hanno dato il via a un ciclo di riflessioni che hanno coinvolto numerosi attori locali, tra cui amministratori pubblici e operatori privati. Un momento saliente della presentazione è stato la lectio magistralis del prof. Adriano Favole, ordinario di antropologia culturale, che ha affrontato il tema “L’incolto: verso una ecologia delle relazioni”, stimolando una riflessione su come l'ecologia possa essere interpretata anche in relazione alle dinamiche sociali e culturali dei territori montani.

 

Sul territorio

Gli incontri sul territorio sono previsti da maggio a ottobre 2025 e tratteranno tematiche importanti per le comunità montane. Da Tramonti di Sopra, dove si parlerà di “Fughe, ritorni e aspettative, come cambia la popolazione”, al problema della salute lontano dagli ospedali, che sarà discusso a Comeglians. Non mancheranno riflessioni sulla musica come “colonna sonora delle terre alte” a Forni di Sopra, e sul futuro dei rifugi come “meta” e non solo come "punto di appoggio", a Socchieve. Gli eventi offriranno anche un’opportunità di aggiornamento continuo, scambio di idee e buone pratiche, consolidando la scuola come un’importante occasione di formazione e crescita professionale per chi opera nei territori montani.

L’edizione 2024, dedicata alla collaborazione tra genti e territori, ha già mostrato l’efficacia di questo format, creando un ponte tra le comunità locali e gli esperti di settore, e consolidando l'impegno di preservare e valorizzare le Dolomiti come patrimonio UNESCO.