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Tommaso Lamantia, componente della spedizione della Sezione di Biella al K 2 è arrivato in cima alla seconda montagna più alta del mondo.
Lamantia accompagnato da Matteo Sella è partito alle 2 di notte dopo aver dormito al Campo 3. Nessuna sosta prevista a quello successivo e tentativo unico nella finestra di bel tempo. Sella attorno agli 8200 ha rinunciato mentre Lamantia ha proseguito fino al compimento dell’ascesa. Il duo ora sta rientrando al Campo base dove lo aspetta anche il presidente della sezione di Biella del Cai, Andrea Formagnana.
Sabato 27 luglio invece gli alpinisti del team Cai Biella Gian Luca Cavalli e Cesar Rosales hanno raggiunto la vetta del Broad Peak, l’Ottomila vicinissimo al K2. Primo obiettivo raggiunto. Ha rinunciato a pochi metri dalla vetta Dario Reniero. Ad osservare i tre scalatori dal campo base l’alpinista e medico di spedizione, Donatella Barbera.
In questa estate 2024 le condizioni atmosferiche in Pakistan si stanno rivelando molto difficili. Le montagne del Karakorum sono caratterizzate da accumuli importanti di neve che creano per gli alpinisti un rischio oggettivo. In più questa è la prima finestra della stagione con tempo bello.
La montagna dei biellesi
Nei prossimi giorni se il tempo terrà, anche gli alpinisti reduci dal Broad Peak tenteranno la salita alla vetta del K2. La spedizione biellese è patrocinata dal Club alpino italiano e dal Club Alpino Accademico Italiano, con il supporto di Gruppo Sella e Allianz bank. L'obiettivo è quello di celebrare il 70esimo della prima ascensione della seconda montagna più alta del mondo, impresa a cui prese parte anche il biellese Ugo Angelino. Nel 1909 poi, l’alpinista e pioniere della fotografia di montagna, Vittorio Sella, fu al seguito del Duca degli Abruzzi, Luigi Amedeo di Savoia, nell’esplorazione del ghiacciaio del Baltoro e le sue relazioni e fotografie sarebbero state essenziali per il felice esito della spedizione italiana del 1954».