Tomica e le vie segrete della Sibilla

Tomica e le vie segrete della Sibilla Regia Andrea Frenguelli; fotografia: Mattia Mariuccini e Eros Pacini; montaggio: Andrea Frenguelli e Eros Pacini; musiche Offlaga Disco Pax, Cartridgegrain; produzione: PostMedia/Postmodernissimo (Italia, 2023) 58 minuti. Con Gabriele Antonielli, Alberico Alesi, Antonio Palermi, Paola Gigliotti, Samuele Mazzolini, Carlo Baccarelli, Michele Belia, Antonio Gialletti Per informazioni cineteca@cai.it
Pizzo del Diavolo - Monti Sibillini © Andrea Frenguelli

Tomica e le vie segrete della Sibilla è un documentario che racconta la storia alpinistica dei Monti Sibillini, Appennino umbro-marchigiano, prendendo spunto dalla prima ripetizione in libera della via di arrampicata sportiva più impegnativa: ToMiCa, affacciata sui laghi di Pilato, nel cuore del Parco Nazionale. Il film segue i passi di Gabriele, giovane alpinista cresciuto nel mito di un percorso leggendario e inviolato: i tentativi, le salite sui sentieri, le notti in bivacco, fino alla catartica liberazione della via. 

Gabriele Antonielli in arrampicata su Tomica (Pizzo del Diavolo - Monti Sibillini) © Andrea Frenguelli

Un filo rosso che si intreccia con le storie dei primi e degli ultimi, in ordine di tempo, nuovi protagonisti di queste montagne: da sempre portatrici di un’aura di mistero e in costante, per quanto spesso tragico, cambiamento. Il film è stato realizzato con il contributo del Centro Cinematografia e Cineteca del CAI e prodotto, tra gli altri, in collaborazione con il Cai sezione di Perugia e Ascoli Piceno, la Scuola intersezionale umbra di alpinismo “Giulio Vagniluca” e il Gruppo speleologico Cai Perugia. Storie, ricordi, immagini, pensieri e riflessioni, racconti di ieri e di oggi che raccontano l’evoluzione dell’arrampicata in questa zona. Il documentario ha un taglio classico che recupera una sua dimensione moderna ma soprattutto “umana” grazie al montaggio sapiente che da ritmo alla narrazione. Gli spezzoni e i fotogrammi amatoriali degli anni Cinquanta-Sessanta, sapientemente mixati con le immagini di oggi rivelano un loro fascino che ci trasporta con la mente a quei tempi. L’intervista a Paola Gigliotti è raccolta e raccontata visivamente con una grande delicatezza che si interseca a momenti d’emozione partecipata. Un racconto coinvolgente alternato a immagini che si susseguono rapidamente imprimendo un bel ritmo. Buona parte di queste immagini sono fotografie di Massimo Marchini. Le foto evidenziano lo straordinario senso artistico e la cura del particolare dell’autore. E ancora le scelte di Paola, dopo la morte del marito Massimo nel 1990, descritte con grande leggerezza senza mai cadere nel banale, con l’occhio della camera che ne segue i lineamenti del volto, lo sguardo, i pensieri. Buono il suono e il commento musicale. “Un terreno ideale per una ricerca narrativa così densa di significanti da lasciare talvolta smarriti. In questo senso, raccontare i Sibillini attraverso la loro storia alpinistica, tenendo ben a fuoco le evoluzioni dell’arrampicata, rappresenta un motore narrativo prezioso e ideale. Tomica e le vie segrete della Sibilla non tratta solo la salita in arrampicata libera di una via difficile in ambiente, né si limita ad una lista asettica di personaggi del passato, ma è soprattutto l’occasione per descrivere una terra che negli ultimi decenni ha vissuto cambiamenti epocali, sia dal punto di vista ambientale che antropologico.” 

Monti Sibillini - Gran Gendarme © Andrea Frenguelli