Thomas Huber tenta il Latok I con Jon Griffin e Tad McCrea

L’alpinista tedesco ha già provato più volte la nord di questa vetta pakistana di 7145 metri, una cima di grande bellezza che continua ad essere uno dei grandi problemi irrisolti dell’Himalaya

Thomas Huber è pronto per una nuova sfida, o meglio, per riprendere in mano un suo vecchio pallino. L’alpinista tedesco torna in Pakistan insieme agli americani Jon Griffin e Tad McCrea, compagni con cui ha scalato alcune vie in Patagonia all’inizio dell’anno. Evidentemente nei tempi morti c'è stato modo di parlare di progetti futuri e i tre sono di nuovo all'opera. 

Non ci sono cime o pareti migliori nel mondo dell'arrampicata

È stato lo stesso Huber a spiegare le motivazioni che lo hanno riportato in Karakorum. «Perché di nuovo...ci sono catene di montagne nel mondo che hanno influenzato in maniera particolare la mia vita di climber: Yosemite, il Cerro Torre, il gruppo del Latok. La nostra carriera di scalatori è iniziata su queste cime, in Karakorum, Pakistan, quando abbiamo scalato la leggendaria parete sud-ovest del Latok II nel 1997, è continuata con la salita dell'Ogre III e dell'Ogre nel 2001, e fin dal 2015 il Choktoi è stato il mio obiettivo, il mio desiderio e quello che ho visto lì mi ha travolto davvero. O meglio, con le parole di Jim Donini: "Ci siamo! Non ci sono cime o pareti migliori nel mondo dell'arrampicata...è la cattedrale delle montagne". Ecco perché».


 

Con i compagni di cordata © T.Huber

 

Il Latok I si trova nella valle di Choktoi. L’ultimo tentativo di Thomas su questo Settemila risale a cinque anni fa, in cordata con Simon Gietl e a Yannick Boissenot. Come accennato sopra, la Valle di Choktoi è stata una delle mete preferite dei fratelli Thomas e Alex Huber. Nel 1999 hanno scalato il Latok IV (6459 m), insieme. Thomas ha poi salito il Latok II (7108 m) nel 1997 con Conrad Anker e Toni Gutsch e nel 2001 i vicini Ogre e Ogre III.

La parete nord del Latok I (7.145 m) è uno dei problemi irrisolti dell’Himalaya e non è mai stata scalata completamente. Nel 2018 gli sloveni Ales Cesen, Luka Strazar e il britannico Tom Livingstone hanno tentato la cresta nord del Latok I e sono riusciti a raggiungere la vetta, ma hanno poi spiegato di avere deviato dalla cresta dopo averne scalata tre quarti e di avere raggiunto la vetta per la parete ovest, impresa che è valsa loro comunque un Piolet d’Or.

Quarant'anni prima, nel tentativo del 1978, Jim Donini, Jeff Lowe, George Lowe e Michael Kennedy si ritirarono a meno di 200 metri dalla vetta dopo ben 26 giorni in parete. Gira anche voce che Jim Donini sarà al campo base con i tre scalatori, per una spedizione che si annuncia già ricca di spunti.