«Pressione antropica (venatoria, turistica, escursionistica), ormai spalmata senza soluzione di continuità tutto l'anno e a tutte le ore, unita allo stress dovuto a stagioni sempre più anomale e calde sottopone questi animali simbolo a rischi elevati. Nel primo caso ne va a discapito la sopravvivenza di popolazioni locali della specie nel breve periodo e nel secondo caso la conservazione dei loro habitat d'elezione nel medio termine».
Queste le parole di
Davide Berton, vicepresidente del Comitato scientifico veneto, friulano, giuliano del Cai, relativamente alla conservazione dei
tetraonidi. Si tratta di delicati e preziosi
galliformi selvatici,
«estremamente specializzati alla vita al freddo, che nelle Alpi resistono con popolazioni relitte ed isolate».
Gallo cedrone © Davide Berton
Specie tutelate a livello europeo
Le specie appartenenti all’ordine dei tetraonidi, sono inserite nell’Allegato I e II della
Direttiva Uccelli (79/409/CEE) e nella lista rossa dell’
Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura).
Gli Stati membri dell’Unione Europea sono impegnati quindi in azioni di tutela e conservazione di questi animali, la cui vita nelle Alpi è messa ancora più sotto pressione dagli effetti della
crisi climatica.
Pernice bianca
Conoscenza, consapevolezza ed eventuali rinunce
Berton sottolinea che la libera frequentazione della montagna deve essere accompagnata dalla conoscenza e dalla consapevolezza delle problematiche ad essa legata.
«Conoscere i fragili equilibri che regolano gli ecosistemi montani e certe specie fragili in particolare, devono condurre a comportamenti virtuosi, a scelte importanti finora purtroppo poco considerate sotto la chiave di lettura del mondo della conservazione della fauna selvatica».
I comportamenti citati da Berton riguardano diversi aspetti:
-
dove andare, evitando zone fragili, di rifugio, di pastura e di riproduzione;
-
quando andare, evitando i periodi dell’anno più delicati come quelli degli amori e dell’allevamento della prole oltre che dell’inverno;
-
come andare, tenendo comportamenti adeguati a ridurre al minimo il disturbo al nostro passaggio.
«Rinunciare a frequentare o più facilmente ridurre il numero di uscite in certe porzioni di territorio particolari, in certe stagioni e in certi orari è segno di grande maturità, tanto quanto rinunciare in caso di pericoli oggettivi come temporali, rischio valanghe o altre importanti situazioni a cui siamo abituati a dare invece la massima attenzione nella pianificazione dei nostri itinerari».
La locandina del convegno di Tonezza del Cimone
Il convegno “I Tetraonidi all'inizio del XXI secolo"
Sono tutte tematiche, queste, che saranno al centro del convegn
o “I Tetraonidi all'inizio del XXI secolo. Tra sviluppo turistico e necessità di conservazione: conflitti e soluzioni”, in programma
sabato 28 gennaio 2023 alle 14:30 al Centro congressi di
Tonezza del Cimone (VI). Tra i promotori c'è anche il Cai Veneto. Interverranno
Martina Dal Toé (tecnico faunista),
Luca Rotelli (biologo faunista, grande esperto di tetraonidi) e lo stesso
Davide Berton.
«Sarà un momento importante di informazione e riflessione. Come Cai esporremo le nostre riflessioni, i possibili e necessari impegni e le azioni da intraprendere per migliorare la conservazione di habitat e specie oltre all'impatto negativo che in alcuni casi possono avere le attività outdoor. Le Alpi non sono solo un palcoscenico dove noi siamo egoisticamente i protagonisti delle nostre passioni, ma un complesso mosaico di natura dai fragili equilibri forgiati in parte anche dall'uomo nel corso dei millenni che va rispettato e preservato con il massimo impegno e consapevolezza».