Teti, nuova via sulla nord della Busazza per Andreozzi e Gremes

L'itinerario corre affianco a Cuore e pensiero, ha uno sviluppo di 215 metri e difficoltà fino ad AI4, M5. "È una linea molto logica, ma mi era sempre sfuggita"
In apertura sulla via Teti © E. Andreozzi, A. Gremes

Emanuele Andreozzi ha un rapporto speciale con la Nord della Busazza, una parete in ambiente selvaggio e remoto, la tipologia preferita dall'alpinista trentino. Quest'inverno Emanuele aveva già aperto una nuova linea, la Tomas, insieme a Silvestro Franchini, che l'aveva dedicata al fratello. 

Nei giorni scorsi Andreozzi è tornato sulla Busazza per una ripetizione e ha notato una linea inedita, che fino a quel momento era rimasta nascosta agli occhi di tutti. Si è quindi ripresentato martedì 4 marzo con Andrea Gremes e ha aperto la via Teti (215 metri, AI4, M5), che sale circa a metà della cresta. Ecco quanto ha scritto Emanuele a riguardo della nuova salita. "La settimana scorsa, effettuando con Vaida Vaivadaite la prima ripetizione della via Tra cuore e pensiero, avevo notato questa linea, proprio lì di fianco. Nonostante tutte le volte sulla Busazza quest'anno e la grande logicità di questa nuova linea, mi era sempre sfuggita, in quanto la goulotte rimane piuttosto nascosta alla vista, sia da lontano che da sotto parete. Sono riuscito ad individuarla casualmente solo perché ho ripetuto Tra cuore e pensiero, che a proposito è proprio una bella via. Questa nuova via si è rivelata proprio una bella goulotte, un nastro perfetto di alpin ice dalla base alla cima, a eccezione dell'ultimo tiro, che presenta un breve passaggio di M5 in partenza dalla sosta".

La linea logica ed estetica © E. Andreozzi, A. Gremes

La Teti non è un itinerario estremo, ma anzi è abbastanza accessibile e consigliato dagli stessi apritori. "Tra tutte le vie che ho aperto fino ad adesso, questa sinceramente forse è una delle poche (se non l'unica) che mi sento di consigliare a eventuali ripetitori. Le difficoltà sono contenute, la via è bella ed in ottime condizioni,  l'avvicinamento prendendo la cabinovia fino in cima al Presena è solo di un oretta e mezza, la discesa in doppia è attrezzata e la ciliegina sulla torta è la bella sciata fino al Passo del Tonale per rientrare alla macchina. Fate attenzione solo sul primo tiro, la cui partenza non è proteggibile. Come già detto, consiglio anche la via Tra cuore e pensiero, è appena più facile di questa e non presenta passaggi su misto, ma si arrampica interamente su ottimo alpin ice".

Come ci ha spiegato Andreozzi, la via si chiama Teti in onore di uno zio di Gremes, venuto a mancare due anni fa. Nello schizzo sono evidenziate con quadrato giallo più grande le calate che sono attrezzate. Il primo tiro, di 60 metri, è il più difficile da proteggere nella prima parte. La sosta del quinto tiro è da attrezzare, sulla penultima lunghezza è stato lasciato un chiodo di progressione circa a metà. Come materiale per una ripetizione è utile portare una serie di friend fino al rosso, utili le misure piccole doppiate. Si consiglia di portare un set di dadi piccoli, qualche chiodo a lama e due viti corte per il quarto tiro.

Lo schizzo della via © E. Andreozzi, A. Gremes