«Un'importante vittoria a favore di habitat e specie rarissime protette a livello internazionale». Con queste parole le associazioni Salviamo l'Orso, Stazione Ornitologica Abruzzese, Lipu, Mountain Wilderness e
Cai Abruzzo salutano la sentenza del
Tar de L'Aquila di ieri, che ha annullato definitivamente le autorizzazioni concesse da Regione Abruzzo e Comune di Ovindoli per la realizzazione di
nuovi impianti da sci e relative piste nel territorio comunale.
Nuove piste in un'area tutelata
Il ricorso era stato depositato dalle associazioni in quanto le nuove piste
«avrebbero comportato lo lo sbancamento e, quindi, la completa distruzione di oltre 10 ettari di rarissimi habitat di prateria di alta quota nel Parco del Sirente Velino, in una Zona di Protezione Speciale per l'Unione Europea, con gravissimo impatto sulle specie presenti».
I motivi del ricorso accolti dai giudici
I giudici hanno accolto diversi dei motivi del ricorso. Si va dal mancato coinvolgimento nella procedura dei Carabinieri-Forestali che gestiscono la Riserva Monte Velino alla valutazione di incidenza ambientale fatta dal geometra comunale privo delle competenze necessarie. Fino ad arrivare all'aver omesso una nuova valutazione paesaggistica da parte della Soprintendenza dopo che il progetto era stato modificato alla violazione della legge istitutiva del Parco.
Importante, anche come riaffermazione di un principio generale sulla conservazione di specie e habitat, anche il passaggio della sentenza sulla
protezione delle rarissime specie animali presenti, come la Vipera ursini.
Accolti infine anche i motivi sull'effetto cumulo con gli altri impianti, non adeguatamente valutato, nonché sugli impatti delle nuove infrastrutture sugli ambienti circostanti.