Il vischio, con le sue caratteristiche bacche © PixabayUna pianta molto caratteristica di questo periodo, in particolare proprio delle feste: il vischio. Si tratta di una pianta molto presente nelle tradizioni di diversi paesi europei, che nasconde anche alcuni segreti naturali. Bisogna intanto dire che il momento migliore per riconoscere la sua presenza è proprio questo, quello in cui tutte le altre piante hanno già gettato le foglie, mentre lui, il vischio le conserva, verdi e fritte.
Dove cercare il vischio?
Le possiamo cercare nell'alto delle chiome degli alberi che ama parassitizzare: meli e peri, querce, pioppi persino l’invasiva robinia, non certo una pianta originaria delle nostre zone, ma sulla quale ha imparato a stabilirsi. Parassitizzare, si perché il vischio è un vegetale parassita almeno al 50%; è verde, dunque perfettamente in grado di svolgere la fotosintesi che infatti svolge regolarmente; il suo parassitismo sta però nel fatto che invece di procurarsi l'acqua e i sali minerali attraverso un vero e proprio apparato radicale, il vischio affonda i cosiddetti auxori (radici modificate) nei rami della pianta che lo ospita, agganciandosi ai vasi per succhiare la linfa grezza che poi le sue foglie trasformeranno in nutrimento con la fotosintesi. Da notare che il vischio è in grado di rallentare la propria attività (e sfruttare sue piccole riserve) durante l’inverno, quando la pianta che lo ospita ferma la sua attività e dunque non gli invia più il nutrimento che gli serve per fotosintetizzare.
Capita così in inverno di vedere sulle piante ormai spoglie, questi piccoli cespuglietti verdi di vischio (ornato da tante bacche bianche) che maturano proprio in questi mesi. La sua caratteristica più particolare, che è anche legata al suo nome, è che le sue bacche incredibilmente appiccicose (viscose appunto) sono molto gradite agli uccelli che le mangiano, si impiastricciano (la viscosità supera in parte anche l’apparato digerente) e si ripuliscono sfregandosi contro i rami spargendo così i semi del parassita esattamente nel luogo a loro più congeniale in cui, se trovano le condizioni adatte, possono germinare e diffondendosi ulteriormente.
Cespugli di vischio, facilmente riconoscibili sull'albero. © PixabayIl vischio nella tradizione
Il vischio è anche una pianta molto legata alla tradizione, in particolare è presente nella mitologia celtica e nordica (era ritenuta una pianta sacra ai druidi). In epoca medievale le venivano attribuite virtù benefiche di protezione dagli spiriti maligni, mentre in anni più recenti si è cristallizzata la tradizione natalizia del bacio degli innamorati sotto il vischio, in grado garantire amore e prosperità; è infine anche una pianta che viene usata per decorazioni natalizie, ma in diverse regioni la sua raccolta è vietata perché la pianta è protetta, meglio dunque osservarla e fotografarla ma lasciarla in loco.