Tête de Fer, cede la cornice di neve sotto i suoi piedi: morto uno scialpinista

L'uomo, 52 anni, è precipitato per 300 metri. Inutili i soccorsi dei compagni di escursione
L'incidente è avvenuto a 2.000 metri di quota: inutili i soccorsi© Soccorso alpino

È un italiano di 52 anni, originario di Verzuolo (Cuneo), lo scialpinista morto nell'incidente in montagna avvenuto nel primo pomeriggio di sabato (3 febbraio 2024) sulle montagne francesi, appena oltre il confine italiano.

L'uomo era in compagnia di alcuni amici, impegnati in un'escursione scialpinistica a 2.000 metri di quota. Stava scendendo lungo i pendii della Tête de Fer, nella zona di Larche, pochi chilometri oltre il colle della Maddalena, quando la cornice di neve sulla quale stava camminando ha ceduto. L'uomo è precipitato per oltre 300 metri. I compagni di escursione sono stati i primi a prestargli soccorso, ma i tentativi di rianimarlo non sono serviti a nulla: è morto sul colpo.

Dipendente di un'azienda del cuneese specializzata nella produzione di treni e motrici ferroviarie, da vent'anni firmava le vignette in prima pagina del settimanale locale, il Corriere di Savigliano. “Siamo addolorati e increduli - commenta il direttore, Andrea Giaccardi -. I colleghi della redazione sono vicini alla famiglia in questo momento di profondo dolore. Era una persona speciale, che con pochi tratti di matita sapeva cogliere l'ironia e il pensiero di tutta la redazione in una vignetta”.