25.10.2020 - - - speleologia
Sul Lago di Como a lezione di soccorso in grotta
di Redazione CAI Trenta tecnici del Cnsas si sono esercitati su una parete strapiombante, utilizzando tecniche da riprodurre negli ambienti sotterranei
Nel secondo fine settimana di ottobre il Lago di Como è diventato il luogo ideale per una esercitazione abbastanza insolita: la Scuola regionale di soccorso speleologico “Andrea Parenti” ha organizzato un addestramento specifico su una palestra di roccia in esterna.
Uno spazio aperto con una verticale strapiombante
Erano presenti una trentina di tecnici della IX Delegazione Speleologica del Cnsas, provenienti da tutte le province lombarde. La scelta del luogo ha tenuto in considerazione la necessità di avere a disposizione uno spazio all’aperto, nel rispetto delle cautele richieste in questo periodo, e la presenza di una verticale strapiombante. In particolare, l’esercitazione ha riguardato l’approfondimento e la messa in pratica di tecniche di ripresa degli ancoraggi, che necessitano proprio di verticali molto ampie. Per mantenere un costante e corretto distanziamento tra i tecnici, la palestra era stata attrezzata su tre scenari distinti dove, a turno, hanno operato le singole squadre.
Manovre che saranno applicate in grotta
La simulazione è avvenuta in presenza degli istruttori della Scuola regionale, che si erano incaricati di predisporre spazi adeguati per manovre che poi saranno applicate con questo tipo di tecnica durante gli interventi di soccorso di carattere speleologico, in grotta.
La selezione della parete è stata fatta in collaborazione con la XIX Delegazione alpina del Cnsas, Stazione di Valsassina e Valvarrone, data la competenza e la conoscenza approfondita dell’area.