03.09.2023 - - - alpinismo arrampicata cultura storia
Il Campanile Basso è una bellissima guglia che svetta energica verso il cielo. Si trova nella Catena degli Sfulmini nelle Dolomiti di Brenta e sorge tra il Campanile Alto e la Brenta Alta.
La sua vetta venne conquistata per la prima volta il 18 agosto del 1899 da Otto Ampferer e Karl Berger ma ci furono diversi tentativi per conquistarla.
Il trentino Carlo Garbari fu il primo a studiare a fondo le sue pareti e a individuare una via di salita logica e semplice. Il 12 agosto del 1897 tentò l'ascesa con il portatore Nino Pooli e la guida Antonio Tavernaro. I tre salirono dalla Bocchetta del Campanile Basso e vinsero la prima parete iniziale (che oggi porta il nome di parete Pooli). Pooli salì poi mediante dei camini (oggi noti come camini ad "Y") ad una grossa cengia che attraversa la parete, lo "Stradone Provinciale". Qui la cordata si portò verso il versante occidentale e si innalzò per costole e camini fino ad un terrazzino (oggi noto come terrazzo Garbari) sotto la strapiombante parete terminale. Pooli salì ancora per qualche metro ma in corrispondenza di uno strapiombo dovette rinunciare (mancavano circa 20 metri alla conquista della vetta). Una leggenda narra che Garbari estrasse una pistola per spingere Pooli a effettuare l'ultimo sforzo decisivo. Ma non fu sufficiente...
Dopo essere ridiscesi Garbari scrisse una relazione dettagliata e minuziosa del tentativo che ben presto finì tra le mani di due giovani studenti austriaci: Otto Ampferer e Karl Berger. I due seguirono alla perfezione la relazione, ma ai piedi della parete terminale anch'essi dovettero fare il “dietro front”. Il giorno successivo (18 agosto 1899) i due tornarono all'attacco ma questa volta, anziché salire per il terrazzino Garbari, si portarono su di un piccolo pulpito (oggi terrazzino del Re di Belgio) dello spigolo nord-ovest, dove in seguito a una ardita attraversata in piena parete nord riuscirono a vincere lo strapiombo che caratterizza la parete (oggi appunto Parete Ampferer). Pooli non accettò la sconfitta e partì nuovamente per il Campanile Basso in compagnia di Riccardo Trenti per completare la “sua” via di salita. Una volta raggiunto il terrazzino Garbari, il 31 luglio 1904, Pooli affrontò e vinse la strapiombante parete (oggi parete Pooli-Trenti). Qualche anno dopo lo stesso Pooli non riuscì a ripetere la via in seguito a una frana. Solo nel 1932 due alpinisti cecoslovacchi, per errore, riuscirono a percorrere nuovamente la via di Pooli.
La via Normale oggi è una classica dell’intero gruppo e numerose sono le cordate che ogni giorno nel periodo estivo la percorrono. E’ una linea di incomparabile bellezza che regala emozioni uniche.
© Luca Galbiati - Archivio Sassbaloss - Matteo Bertolotti lungo la Parete Pooli