Stelvio, sciatore disperso sul ghiacciaio

Le ricerche sono scattate giovedì. Il cellulare è stato localizzato nella zona dell'hotel Livrio.
L'ipotesi è che lo sciatore sia caduto in un crepaccio © Soccorso alpino Lombardia

Sono sospese fino a data da destinarsi le ricerche dell'uomo disperso da giovedì sul ghiacciaio dello Stelvio. Il maltempo, che ostacola il lavoro dei soccorritori fin dal primo giorno, non consente, al momento, di portare avanti le attività in sicurezza.

La stazione di Bormio del Soccorso alpino della Lombardia era stata allertata la sera del 26 ottobre per il mancato rientro di uno sciatore dal ghiacciaio dello Stelvio. A dare l'allarme era stato il gestore dell'hotel Perego di Bormio (Sondrio) dove l'uomo, un cinquantottenne della provincia di Milano, alloggiava da alcuni giorni per una vacanza sulla neve. Sul ghiacciaio era in corso una bufera, con forti raffiche di vento che avevano reso molto complesse le ricerche, andate avanti fino a tarda sera. Sul posto un'equipe interforze composta da decine di persone tra la VII delegazione Valtellina-Valchiavenna del Soccorso alpino, quello dell'Alto Adige, i militari del Soccorso alpino della Guardia di finanza delle stazioni di Bormio e Silandro, i vigili del fuoco, gli elicotteri di Aiut Alpin Dolomites e Fiamme gialle.

Le riprese erano proseguite il giorno dopo, venerdì, con il supporto delle squadre del Soccorso alpino di Solda, Trafoi e Tubre e con l'utilizzo dei droni, ma nel pomeriggio si erano dovute interrompere nuovamente, sempre per il maltempo. Neve e vento, oltretutto, avevano alterato le tracce e semicoperto i crepacci.

Le ricerche portate avanti anche con i droni © Soccorso alpino Tubre

Domenica sera, le speranze di ritrovare ancora in vita il disperso si erano riaccese dopo che, alle 20.08, il fratello aveva ricevuto una chiamata dal cellulare dell'uomo. Pochi secondi, durante i quali aveva potuto sentire solo fruscii. Poi erano comparse le spunte ai messaggi che, nel frattempo, gli aveva inviato. Di qui l'ipotesi che potesse trovarsi, ferito, in un crepaccio. Allertati i carabinieri, erano stati loro ad avvisare la centrale operativa che aveva attivato nuovamente l'equipe dei soccorritori. Per i quali lunedì era stata un'altra giornata di ricerche estenuanti, con il controllo di alberghi e manufatti sul ghiacciaio e attorno al Passo dello Stelvio. Di nuovo, però, senza esito. E di nuovo, con il peggioramento delle condizioni neve, erano stati costretti a fermarsi.

Martedì, ancora lo stesso copione. Dopo avere atteso il miglioramento delle condizioni atmosferiche, le squadre erano riuscite a salire in funivia fino all'hotel Livrio, dove i vigili del fuoco, con l'aiuto di particolari strumentazioni, avevano scandagliato il ghiacciaio. E dove avevano localizzato, proprio nella zona del rifugio, nel punto più alto del ghiacciaio, il cellulare del disperso. Ma di nuovo, le ricerche erano state sospese a causa del maltempo, che non ha dato tregua nemmeno ieri. Motivo per cui le speranze di ritrovare vivo il cinquantottenne, disperso ormai da una settimana, si fanno sempre più flebili.