Stazione sul Terminillo, "nel 2021 sarà sancita l'insostenibilità del progetto"

Il cartello di associazioni, tra cui anche il Cai Lazio, ribadisce che sarà sancita l’insostenibilità del progetto
Il cartello di associazioni, tra cui anche il gruppo regionale Cai Lazio, contrarie al progetto di realizzazione del comprensorio sciistico "Stazione Montana Terminillo", ribadisce che il 2021 sarà l’anno in cui sarà sancita l’insostenibilità economica e ambientale del progetto. «All’alba del 2021, l’annuncio del parere dell’Area Valutazione d’Incidenza della Regione Lazio al Piano di interventi denominato Terminillo Stazione Montana ha fatto brindare tutti i promotori del TSM al successo, in una rincorsa a prendersi il merito di un’autorizzazione che ancora non c’è», scrive il gruppo di associazioni ambientaliste.
«Come associazioni che seguono da anni il procedimento di VIA, anche con diverse proposte che avrebbero da tempo consentito lo sblocco dei fondi regionali a favore di un rilancio sostenibile per il Terminillo, abbiamo di conseguenza presentato formale diffida agli organi competenti a concludere il procedimento con pareri privi di validità o non ancora acquisiti e senza tenere conto dell’annullamento del Piano Paesistico della Regione Lazio, ad opera della Corte Costituzionale pochi mesi fa, e di numerose autorizzazioni invalidate dall’evoluzione della normativa nei sei anni del procedimento».
 

"Un parere incomprensibile"

Il parere presenta molti passaggi, definiti come incomprensibili e inaccettabili, primo fra tutti la mancata firma del Dirigente dell’Area. Allo stesso tempo il documento è descritto come debole in molti punti e con aspetti dichiaratamente non valutati. Con la possibilità di distruggere svariati ettari di faggeta in Vallonina, in parte tutelati anche dalla rete natura 2000, ribadisce la rete di associazioni. «Contraddicendo i pareri del 2010 e del 2015 con i quali la stessa Area Vinca aveva bocciato il progetto nella sua interezza», continua.
Il bosco della Vallonina © Ines Millesimi
Allo stesso tempo, un’unica buona notizia, accolta con favore dalla rete di associazioni è quella del riconoscimento dell’impatto estensivo della faggeta, che ha portato al parere negativo sul collegamento tra la Sella di Cantalice e gli impianti di Campo Stella in Vall'Organo con numerose prescrizioni sugli interventi rimanenti. Infine, il cartello di associazioni rilancia la petizione, già consegnata in regione Lazio con 15.000 firme (luglio 2020) e oggi a quota 17.000