Speleologa cade e si ferisce nella grotta del Bueno Fonteno

Le squadre del Soccorso alpino e speleologico sono al lavoro per recuperare la donna: si trova a quattro ore dall'ingresso, in un punto inesplorato
I soccorritori all'interno della grotta (foto di repertorio) © Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico

I tecnici del Soccorso speleologico del Soccorso alpino sono al lavoro da questa notte (quella tra sabato 14 e domenica 15 dicembre 2024) per recuperare una speleologa infortunata a circa quattro ore dall'ingresso della grotta Bueno Fonteno, in provincia di Bergamo. Si tratta di una cavità ancora in fase di scoperta, tanto che la donna si trova in un punto che fino a poche ore fa risultava inesplorato.

La donna si trovava insieme ad altri sette colleghi, tutti volontari del progetto Sebino, impegnati nell'esplorazione dell'abisso Bueno Fonteno, un complesso di gallerie che si estendono per circa 32 chilometri tra la val Cavallina e la costa bergamasca del lago d'Iseo. Sono stati proprio i colleghi, che sono riusciti a salire in superficie, a dare l'allarme, intorno alle 22.30 di sabato. Non si conoscono ancora le condizioni di salute della speleologa, che pare sia precipitata per circa otto metri. Sul posto sono intervenute le squadre del Soccorso alpino provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto, con i carabinieri e i vigili del fuoco. Le operazioni di soccorso si preannunciano lunghe e tecnicamente complesse. La priorità, al momento, è quella di definire una linea fissa di comunicazione tra esterno e interno della grotta.

Nel luglio dello scorso anno, i tecnici del Soccorso alpino erano intervenuti per un incidente analogo in un punto poco distante da quello dove si trova la donna. In quell'occasione, la persona infortunata era stata recuperata dopo due giorni di ricerche, a 150 metri di profondità.