Le delicate operazioni di recupero © CNSASSono stabili le condizioni di Ottavia Piana, la speleologa bresciana di 32 anni bloccata da sabato sera nella grotta Abisso Bueno Fonteno, in provincia di Bergamo, dopo una caduta di oltre cinque metri che le ha causato diverse ferite. Le operazioni di recupero, che vedono impegnati oltre cento soccorritori, proseguono senza sosta e, dichiarano alcuni volontari, si conta di portarla in salvo entro la giornata di domani, mercoledì 18 dicembre. La speleologa, che stava partecipando alla mappatura di una zona inesplorata, è costantemente assistita da un medico e un infermiere. Per l'estrazione si sta impiegando una barella speciale agganciata orizzontalmente a una teleferica, mentre i soccorritori affrontano i tratti più stretti utilizzando martelli demolitori per allargare i passaggi.
“Mai più in grotta” è stata una delle prime confessioni fatte dalla donna ai soccorritori, nonostante le sue condizioni, secondo quando riferito, non siano gravi. Le ferite includono fratture facciali, lesioni alle vertebre, alle costole e a un ginocchio. Si tratta del risultato della caduta, avvenuta sabato 14 dicembre intorno alle 18 mentre la speleologa stava risalendo una forra, una gola verticale con un corso d’acqua sotterraneo. La caduta è stata causata da un cedimento che l'ha facendola precipitare all’indietro e atterrare di schiena.
I soccorsi
All’interno della grotta, circa venti soccorritori si alternano nel trasporto della barella e nelle operazioni di disostruzione. Per mantenere la speleologa al caldo viene utilizzata una speciale tuta “piovra” che diffonde aria calda attraverso ventilatori a batteria, mentre la speleologa è alimentata con prodotti energizzanti.
Anche i colleghi di Piana, presenti durante la spedizione, stanno collaborando con i soccorritori, fornendo indicazioni preziose per navigare la complessa struttura della grotta. Ora resta la speranza che il recupero si concluda con successo entro mercoledì.