Spedizione K2-70, continua la preparazione delle otto alpiniste

Le protagoniste della spedizione celebrativa organizzata dal Cai, stanno perfezionando il loro allenamento in vista dell’imminente partenza per il Pakistan, fissata per il prossimo 15 giugno
Federica Mingolla sul Gran Paradiso © Cai

Tutto è ormai pronto per la spedizione femminile K2-70, organizzata dal Club alpino italiano per celebrare il 70esimo anniversario della prima salita sulla seconda montagna più alta della Terra. Il prossimo 15 giugno Anna Torretta, Federica Mingolla, Silvia Loreggian e Cristina Piolini prenderanno il volo, insieme al resto della spedizione, per il Pakistan, dove si ricongiungeranno con le compagne Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar e Samana Rahim.
Mentre il cargo con i materiali e le attrezzature è già in viaggio verso Skardu, le otto alpiniste sono in piena preparazione per perfezionare la loro condizione. Ognuna a suo modo, si stanno allenando per farsi trovare pronte alla partenza per il K2, in questo importante anniversario della prima salita italiana, realizzata il 31 luglio 1954 da parte di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli con il fondamentale contributo di Walter Bonatti.

Anna Torretta, Federica Mingolla e Silvia Loreggian, dopo la conferenza stampa di annuncio della spedizione e dopo le visite mediche presso il centro Euracdi Bolzano, sono tornate alla loro quotidiana attività di Guide alpine, trovandosi impegnate con lo scialpinismo primaverile. Unitamente all’attività lavorativa, comunque allenante, grande spazio alla preparazione.

Anna Torretta non rinuncia alla montagna, approfittando di ogni giorno possibile per stare in quota con gli sci o con i ramponi. Ma negli ultimi tempi ha aggiunto anche la palestra ai suoi allenamenti e ha iniziato a farsi seguire da un nutrizionista. 

«Ho deciso di rivolgermi a un professionista, memore dell’esperienza vissuta sul Cho Oyu nel 2010, per non rientrare completamente consumata», racconta. «La mia dieta di base non è cambiata, ma sono aumentate le dosi. La colazione, per esempio, è decisamente più abbondante. Prima mangiavo un paio di fettine di pane con il miele e una tazza di caffè. Adesso ci sono i cornflakes, il burro di arachidi, la crema di pistacchio». E poi tanto cardio, tanti giorni spesi sulle sue montagne, «quando il meteo lo permette».

Silvia Loreggian sul Gran Paradiso © Cai

Meticolosa e precisa, Silvia Loreggian ha strutturato la sua settimana con un calendario di allenamenti che va dal lunedì al sabato, con la domenica per riposare. 

«Voglio farmi trovare preparata», racconta. «Così ho creato questo programma di allenamento dove alterno palestra, per rafforzare le gambe; ripetute in salita, con lo zaino carico; uscite lunghe in montagna; e corsa, per almeno un’ora». Ma non è finita, perché l’allenamento continua anche la notte. «Mi sono procurata una tenda ipossica, così da dormire in condizioni riprodotte di carenza di ossigeno. Ogni giorno, compio un dislivello di 500 metri rispetto alla notte precedente, monitorando i parametri».

«Ho diminuito l’arrampicata, per dedicarmi maggiormente alla corsa e all’attività aerobica», ci racconta Federica Mingolla, che nella sua preparazione ha messo al centro la montagna. 

Qualche giorno fa, insieme a Silvia Loreggian, ha salito il Gran Paradiso in giornata e per le prossime settimane ha in programma di salire un paio di volte il Monte Bianco, anche per trascorrere qualche notte in quota. 

«Devo anche fare attenzione a non allenarmi troppo, per non sovraccaricarmi ora che manca un mese».

Cristina Piolini in Nepal © Cai

Cristina Piolini ha invece deciso di partire alla volta del Nepal, per mettersi alla prova su montagne di seimila metri, guadagnando acclimatazione. 

«Sono partita a metà aprile e rientrerò tra pochi giorni, peccato», commenta. Dopo aver raggiunto l’area dell’Everest in una manciata di giorni ha salito Mera Peak (6476 m) e Lobuche Peak (6119 m). «Avrei dovuto concludere questa bella esperienza sull’Island Peak, ma la meteo non mi ha assistita». Ancora qualche giorno e Cristina tornerà in Italia, giusto in tempo per riposare e preparare i bagagli alla volta del Pakistan.

Allo stesso modo anche Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar e Samana Rahim stanno ultimando la loro preparazione in vista dell’imminente partenza. Le quattro alpiniste pakistane proprio in questi giorni si trovano a Rattu, piccolo villaggio nell’area del Gilgit-Baltistan, per una formazione tecnica con le guide alpine Maurizio Gallo e Michele Cucchi.